Dall’inizio del mese, in distribuzione il volume “Yog-Sothothery / Oltre la soglia dell’immaginario di H.P. Lovecraft”, una stimolante raccolta di saggi a cura di Salvatore Santangelo, edita da Castelvecchi Editore (nella collana Navi). Questo volume offre un’analisi approfondita della figura e delle opere di Howard Phillips Lovecraft, restituendo al grande pubblico la vera essenza del suo genio, oltre agli stereotipi che nel tempo si sono consolidati attorno alla sua figura. Il termine “Yog-Sothothery” è il modo con cui Lovecraft si riferiva alla sua cosmogonia, ma è principalmente noto come il creatore del “Ciclo di Cthulhu”, il leggendario mostro tentacolare che permea la cultura pop. I saggi raccolti nel libro mirano a esplorare e valorizzare il complesso universo lovecraftiano, rivelando le sue sfumature più profonde e significative.
La raccolta presenta i contributi di autori aquilani e abruzzesi: Angelo Clementi, laureato in filosofia, sceneggiatore e giornalista di settore; Virginia Como, esperta di filologia, linguistica e antropologia culturale; Pietro Guarriello, fondatore della rivista Dagon Press e curatore della rivista Studi Lovecraftiani; Adriano Monti Buzzetti Colella, saggista e giornalista, responsabile della Redazione Cultura del TG2; Miska Ruggeri, giornalista che si occupa di politica, viaggi e cultura; Salvatore Santangelo, giornalista professionista e docente universitario, specializzato in politica internazionale e nuovi conflitti. Con loro il romano Paolo Mariani, scrittore di racconti horror e fantasy.
Le pagine di questo volume, a partire dal saggio del curatore, offrono una lettura originale ed estremamente attuale di questo controverso autore.
In un mondo in continua evoluzione, dove le dinamiche sociali si intrecciano con forze misteriose e incomprensibili, l’immaginario umano si espande verso nuove frontiere.
HPL (1890-1937), maestro del terrore cosmico, ci invita a riflettere su temi che trascendono il tempo e lo spazio, costringendoci a confrontarci con le ombre che si celano dietro le apparenze quotidiane. La sua eredità va ben oltre la semplice narrazione di mostri; le sue opere sono impregnate di un senso di incombente terrore e rovina, evocando le paure ancestrali che trovano eco nella nostra contemporaneità. Lovecraft ha saputo creare un universo di disperazione e mistero, dove i Grandi Antichi attendono il momento propizio per tornare a dominare, rivelando una visione apocalittica che potrebbe essere interpretata come una critica feroce alla società moderna, simile agli anni ruggenti del Novecento, con il suo castello di illusioni.