Alla Festa del Cinema di Roma è stata proiettata in anteprima anche la commedia romantica We live in time (Tutto il tempo che abbiamo) del regista John Crowly, conosciuto per Intermission (2003), Boy A (2007) e Brooklyn (2015). Il film è stato presentato in anteprima assoluta il 6 settembre 2024 al Toronto International Film Festival e i primi di ottobre è stato distribuito negli Stati Uniti. Nelle sale italiane, invece, uscirà il 28 novembre.
Tobias (Andrew Garfield) sta divorziando. Proprio durante la serata in cui è in preda al panico per firmare le scartoffie che sanciscono la fine del suo matrimonio, viene investito da Almut (Florence Pugh), chef emergente. Almut è una donna forte, indipendente e votata alla carriera, mentre Tobias sogna di avere una famiglia. Nonostante le iniziali divergenze, tra i due nasce una grande alchimia che li porterà poi a costruire una vita insieme e ad avere una bambina. Qualche anno dopo ad Almut viene diagnosticato un cancro alle ovaie.
È di certo una trama simile a tante altre del genere sentimentale. L’utilizzo del montaggio diviene per questo motivo centrale: le diverse tappe del loro rapporto vengono alternate senza seguire la linearità temporale. Grazie a questa saggia scelta il film riesce a non essere del tutto banale. Inoltre, l’alchimia e la bravura dei due attori rendono la pellicola piacevole e adatta al grande pubblico. Un’altra questione importante è l’aver scritto e immaginato dei personaggi che vestono pienamente i panni delle nuove generazioni, con le stesse idee e difficoltà. Ad esempio, le divergenze di valori che intercorrono nei protagonisti. Tobias sceglie comunque di andare oltre il suo progetto di futuro, per concentrarsi sul presente: sulla persona che ha davanti. Al giorno d’oggi è sempre più frequente che questioni di questo tipo si creino nelle giovani coppie. Comunque, di certo la trama non ha presupposti di natura sociale e filosofica. Resta, dunque, un’ottima e delicata pellicola d’intrattenimento per gli amanti del genere.
Alisia Cinellu