Vivian Lamarque racconta Emily Dickinson

In occasione della pubblicazione di “Tutte le poesie” (I Meridiani Mondadori) la sala Granada del Salone del Libro di Torino ha ospitato Vivian Lamarque e Marco Corsi. La poetessa e vincitrice del Premio Strega Poesia 2023 è strettamente legata alla figura della Dickinson, al punto da aver pubblicato più di un’opera a lei ispirata tra cui “Una quieta polvere”, libro in versi che già dal titolo richiama al celebre componimento “This quiet dust”.
“Tutte le poesie” raccoglie per la prima volta in Italia l’intero repertorio poetico della scrittrice statunitense, a cura di Marisa Bulgheroni. Il volume presenta, con il testo inglese a fronte, tutte le poesie della Dickinson tradotte da vari interpreti (Silvio Raffo, Massimo Bacigalupo, Nadia Campana e Margherita Guidacci) con l’intenzione di sottolineare le diverse sfumature della sua scrittura e le modalità con cui possono essere restituite in un’altra lingua. “Tradurre Emily Dickinson non è affatto facile” ha affermato Lamarque. “A volte ho la tentazione di rimuovere, come un chirurgo, le parti che non riesco a comprendere”. La scrittura della Dickinson è fresca e fuori dal comune per i canoni ottocenteschi e la modernità dei suoi testi offre illuminanti spunti di riflessione ancora oggi.
Durante l’incontro è stata brevemente ripercorsa la vita di Emily Dickinson attraverso la lettura e il commento di alcune sue poesie. La sua scrittura viene esplorata alla luce del contesto familiare in cui è cresciuta, il suo profondo legame con la natura e le figure che hanno caratterizzato la sua vita.
Una di queste è senz’altro Thomas Higginson, uno di quelli che Emily definisce “maestri”, non intendendo con questa accezione degli spiriti guida da cui trarre ispirazione, quanto piuttosto qualcuno con cui istaurare un dialogo e avere un confronto. Il motore della sua vita e della sua scrittura diventano i rapporti con gli altri, sanciti dalle oltre mille lettere di cui è stata autrice. La seconda figura è quella di Susan Gilbert, che entra nella famiglia Dickinson nel 1850. Tra lei, Emily e suo fratello Austin si crea fin da subito un triangolo sentimentale. Gilbert sarà un riferimento fondamentale per l’autrice, specialmente nella sua poetica, al punto che sarà lei a curare le prime edizioni delle sue poesie.
Emily Dickinson muore il 15 maggio 1886. Tre giorni dopo, in un necrologio pubblicato sul The Springfield Republican Susan Gilbert scrive: “La sua arguzia era una lama di Damasco scintillante nel sole, la sua fulminea estasi lirica somigliava alla nota prolungata e balenante di un cantore nei boschi di giugno a mezzogiorno: la si ascolta ma non la si può vedere”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here