La lettera dei commercianti di Colleferro inviata alla nostra redazione
Caro direttore,
La pandemia da Coronavirus sta procurando lutti e dolori profondi, ma sta anche distruggendo le nostre aziende. Siamo ormai da due mesi bloccati nelle nostre case. Tra le categorie più deluse dai dettagli della cosiddetta “fase2”, presentata dal premier Giuseppe Conte domenica, ci sono gli esercenti bar, ristoranti, i parrucchieri e i saloni di bellezza, i negozi a dettaglio. Stiamo parlando di migliaia di imprese del nostro Paese che danno lavoro e pagano regolarmente le tasse. Un comparto essenziale per garantire il benessere della popolazione, che può garantire il rispetto di tutte le condizioni necessarie per offrire i propri servizi in assoluta sicurezza. Non capiamo perché per alcuni settori sia possibile aprire il 18 maggio e per altri no. Siamo ormai allo stremo. Se non viene concessa anche a noi la riapertura, il rischio di una chiusura definitiva delle nostre attività è concreto. Con inevitabili ripercussioni sul piano della stessa tenuta sociale. Abbiamo bisogno di risposte immediate, di tempi e regole certe. Il video che inviamo alla attenzione dei lettori del vostro giornale testimonia la sofferenza che stiamo patendo in una città di servizi come è da tempo la nostra Colleferro. Vederla ridotta così ci stringe il cuore.
Grazie,
I Commercianti di Colleferro