Verba manent: Giorgia, ma davvero hai impiegato dieci anni per capire chi avevi accanto?

Le vicende della famiglia Forrester, protagonista della telenovela Beautiful, tengono incollate migliaia di spettatori da 37 stagioni. La “novela” – anche se il prefisso tele non guasterebbe, visto il contesto dove lavora – tra Giambruno e Meloni, invece, è finita dopo dieci anni. D’accordo, gli attori di Beautiful si muovono in quel di Los Angeles, che rispetto a Mediaset e Montecitorio è leggermente più suggestiva, forse dunque il pubblico ha apprezzato assai lo scenario, tuttavia la favola della premier donna, madre e italiana è finita ufficialmente durante un fuorionda.

In modo piuttosto scostumato, con delle avances simili a quelle che farebbe il peggior imitatore di Julio Iglesias durante una serata cover in trattoria, l’ex compagno di Giorgia Meloni si è lanciato in una missione improbabile: sedurre una collega e tentare, al contempo, di insegnarle la differenza tra “blu estoril” e “blu Cina” perché il suo vestito, secondo l’ex conduttore, aveva un tono di blu particolare. Ex compagno, ex conduttore; esattamente, giacché in un solo giorno è rimasto single e disoccupato. Non male come risultato di un tentato approccio extra coniugale, no?

Fuor di battuta, il siparietto è stato banale e pertanto analizzabile superficialmente con simpatia. In realtà, però, la situazione nasconde un tema più serio. Davvero Giorgia Meloni, donna “di pietra”, come si è definita tra le righe di un post diffuso sui social, ha scoperto oggi l’uomo che ha avuto al suo fianco per dieci anni? Due lustri in cui lei e il suo partito hanno vissuto una parabola che verrà studiata sui manuali di politica negli anni a venire: una giovane ex militante per passione che inizia a percorrere la strada della politica dei grandi, che fa il ministro con Berlusconi, che lascia il PDL poco dopo, fonda Fratelli d’Italia e comincia un lento picconamento dei consensi sui partiti alleati. Critica tutti i governi da Monti in poi, grida dai banchi d’opposizione mentre compatta il partito e si radica sui territori. Arriva Draghi, salvatore della patria per tutti, men che per lei. Continua a opporsi, continua a picconare consensi. Vince le elezioni, compie un anno di governo. 

E nel mentre, ha avuto una figlia, chissà quante vicissitudini private e perfino, è solo un’ipotesi, quanti battibecchi per presunti tradimenti o comportamenti irrispettosi della propria relazione. 

Riproponiamo la domanda: e in tutto ciò non si è mai accorta che Andrea Giambruno è uno dei tantissimi maschi alpha? Difficile supporlo. Viene più facile immaginare che abbia tentato di portare avanti un rapporto ormai alle corde, finito, consumato dagli errori che il genere umano, per natura, è indotto a compiere. E se così fosse, Giorgia sarebbe la più umana di tutte. Si sarebbe comportata come tante donne, sarebbe “una di noi”, come tende ad accentuare in molte interviste o discorsi, soprattutto in passato. E quindi, pur avendo sbagliato, perché se qualcosa non funziona per molto è difficile che possa tornare come prima, avrebbe per certi versi vinto. Perché sarebbe rimasta coerente con la sua immagine politica. Una donna, una del popolo, che ce l’ha fatta. 

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