È pronto il nuovo dpcm contenente le misure per arginare i contagi durante il Natale. Il 25, 26 e perfino il primo giorno del 2021, anno che tutti aspettiamo con trepidazione, ci saranno nuovi temporanei lockdown. Fuori di comune non si potrà andare, (fuori di testa, forse, sì). Da ciò discendono due grandi problemi, uno di natura morale, l’altro di matrice fantastica, perché almeno la fantasia, di questi tempi, non dovrebbe mancare.
Il primo concerne i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che da quasi un anno combattono per la vita degli altri e la propria; anche a Natale, se non lavoreranno, dovranno starsene da soli. Ricongiungimento vietato.
Il secondo riguarda babbo natale, che quest’anno per portare i doni dovrà esibire la carta d’identità. A Palermo, per la prima volta, babbo non avrà le stesse fattezze, non avrà renne, slitta, barba bianca e panciotto. Tutt’al più arriverà dal mare col capello corto e un filo di abbronzatura sulla pelle. Non vorrei essere nei panni dei genitori che dovranno giustificare simili incongruenze.
E così, al governo è stato già deciso dove si potrà andare, cosa si potrà fare, chi si dovrà vedere e in quanti si dovrà sedere a tavola per questo Natale inedito. Manca soltanto che la compagnia della maggioranza decida perfino cosa si potrà mangiare, anche se, a giudicare dalla physique du role di Conte, Di Maio e Speranza, almeno questo sarebbe meglio che lo decidessimo noi.