Per documentare l’assedio di Sarajevo, il massacro di Srebrenica, la guerra in Kosovo e per filmare in esclusiva mondiale l’inizio dei bombardamenti su Baghdad nel 2003, serve forse un’acconciatura aggiustata e un tailleur corredato al tacco a spillo? Giovanna Botteri l’ha detto, io ho tantissime paia di maglioni neri con lo scollo a v e di avere i capelli sempre fatti non m’importa. È una donna che alla forma preferisce la sostanza e la competenza. Dimostra sul campo ciò che sa fare.
Non tutte le donne possono nascere alte, coi denti lucidissimi, bionde e col punto vita giusto; così come, parimenti, non in tutte germoglia una passione per il giornalismo dal fronte, intriso di capacità e professionalità. Si tratta di fortune e dipende dai punti di vista. Michelle Hunziker è bella, ma finta. Giovanna Botteri è brava, ma vera. I polemici e gli schierati se ne facciano una ragione. E si metta l’anima in pace anche chi cura e conduce quel furbo programma in prima serata su Canale 5, ovvero Striscia la notizia. Mandare in onda un servizio in cui alla Botteri viene fatto uno shampoo non solo è squallido, ma non fa neppure ridere.
In fin dei conti, in società devono soddisfarsi bisogni variegati: pupille e neuroni si devono adoperare ambedue rapidamente. Alle prime lasciamo Michelle, bellissima da vedere. Ai secondi tributiamo Giovanna, piacevolissima da ascoltare. Servono entrambe oggigiorno, anche se, a dirla tutta, ci sono tante modelle e poche giornaliste. Forse, se dovessimo scegliere quale gruppo accrescere, accresceremmo volentieri il secondo.