Venezia 77: la kermesse Made in Italy non si arrende al Coronavirus

Il mondo del cinema cerca di tornare alla normalità anche per quanto riguarda la questione Festival. E come iniziare se non con la Biennale di Venezia, fiore all’occhiello del cinema internazionale ed orgoglio italiano?

Essendo da sempre una delle kermesse più attese e vissute, la curiosità delle modalità con le quali sarebbe stata organizzata quest’anno per via della pandemia era davvero tanta.

Con un numero di ospiti notevolmente contingentato, il Festival è iniziato il 2 settembre scorso. Madrina delle serate di apertura e chiusura è l’attrice italiana Anna Foglietta (Tutta Colpa Di Freud, Perfetti Sconosciuti, Un Giorno All’Improvviso), mentre la direzione è nuovamente nelle mani del famoso critico cinematografico Alberto Barbera.

Quest’anno, quindi, per cause di forza maggiore si è optato per un’impostazione meno glamour e decisamente più classica: vietati assolutamente i party e altre tipologie di assembramenti che solitamente regnavano per tutta la durata dell’evento, sì a cene e premiazioni di prestigio ma, allo stesso tempo, in grado di rispettare le norme di sicurezza causa Covid19.

Non si è rinunciato, ovviamente, al famoso red carpet dove già, da pochi giorni dall’inizio del Festival, hanno sfilato molte personalità del cinema nazionale e non: da Pierfrancesco Favino, protagonista del film Padrenostro del regista Claudio Noce in gara per il Leone D’Oro, all’attrice australiana Cate Blanchett (quest’anno Presidente di Giuria), per poi passare a Tilda Swinton e Pedro Almodovar che insieme hanno presentato il film fuori concorso The Human Voice diretto dal noto regista spagnolo e tratto da un’opera teatrale dello scrittore Jean Cocteau.

Altre grandi personalità sono sbarcate in laguna, come gli attori Matt Dillon ed Anthony Delon fino ad arrivare al grande regista Abel Ferrara, al quale è stato consegnato il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker poco prima della proiezione del suo documentario fuori concorso Sportin’ Life.

Immancabili, come da alcuni anni a questa parte, le sfilate di vip, politici (tra cui il leader della Lega Matteo Salvini con la fidanzata Francesca Verdini) ed influencer che, chiaramente, c’entrano ben poco con il mondo del cinema ma che, grazie ai loro molteplici post e stories su social come Instagram, riescono in qualche modo a trasmettere la magia di questo appuntamento annuale dedicato alla Settima Arte. La serata di chiusura del Festival, con annessa consegna dei premi riguardanti le categorie Venezia 77, Orizzonti, Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” (Leone del Futuro) e Venice Virtual Reality, sarà il 12 settembre.

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