Si è conclusa tra applausi, emozioni e aneddoti la manifestazione “Velletri ricorda Gian Maria Volonté”, organizzata dalla Fondazione De Cultura in collaborazione con Memoria ‘900 e Fondarc e con il patrocinio e il contributo del Comune di Velletri. Non poteva esserci luogo più iconico del Teatro intitolato proprio a Volonté – che ha combattuto e si è prodigato anni affinché venisse restituito alla comunità – per suggellare ancora una volta l’unione tra la città di Velletri e il grande attore, maestro inarrivabile per la sua empatica recitazione.
Domenica 1 dicembre, di fronte a un Teatro gremito, si è tenuto il concerto omaggio a Gian Maria Volonté. Prima di lasciare spazio alla musica, il direttore artistico Fondarc Giacomo Zito ha chiamato sul palco Guido Ciarla, presidente della Fondazione De Cultura, Emanuela Treggiari, presidente di Memoria ‘900, Tullio Sorrentino, presidente Fondarc. Tutti e tre hanno ricordato l’importanza del legame fra Volonté e Velletri, il suo radicamento nella comunità, l’indimenticabile esperienza dello spettacolo “Tra le rovine di Velletri” e l’impegno in città e con i cittadini. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del vice-Sindaco e Assessore alla Cultura, Chiara Ercoli, che nel fare un bilancio dei quindici giorni di rassegna dedicata al grande artista ha espresso la propria soddisfazione per la calorosa partecipazione del pubblico. Un grande ringraziamento è stato rivolto, da tutti, ad Angelica Ippolito – attrice di fama internazionale, vincitrice del David di Donatello e compagna di Volonté – presente in sala.
La serata ha visto in primis l’esibizione, apprezzatissima, del Maestro Marco Lo Russo, che ha eseguito alla fisarmonica alcune celebri colonne sonore dei film di Volonté. In un crescendo di emozioni, il Coro Ruggero Giovannelli diretto dal Maestro Claudio Maria Micheli e con Fabio Ludovisi al pianoforte ha ripercorso le note dello spettacolo “Tra le rovine di Velletri”, la cui regia fu curata dallo stesso Volonté nel 1994. Infine, la Banda Musicale Umberto Cavola ha concluso il concerto con “O’ sole mio”, per la direzione del Maestro Coline Maria Orliac. Tra una fase e l’altra del concerto c’è stato anche un momento toccante, con la consegna di una tela del Maestro Claudio Marini (un frammento della scenografia originale dello spettacolo del ’94) ad Angelica Ippolito, visibilmente emozionata. L’attrice ha ricevuto in dono anche il libro di Rocco Della Corte, “Gian Maria Volontè, attore cittadino”, e alla presenza del Sindaco Ascanio Cascella ha ringraziato l’amministrazione per il cartellone di eventi proposto. Il Maestro Marini ha inoltre fatto dono di una tela al Comune, che verrà sistemata proprio in Municipio.
La rassegna, nei giorni precedenti al concerto, ha visto invece nell’Auditorium “Romina Trenta” il concorso di recitazione nazionale “Velletri Residenza d’Artista”, con tema il teatro civile. Sedici attori e attrici si sono avvicendati sul palco portando in scena monologhi e dialoghi, e alla presenza di una giuria qualificata composta dagli attori professionisti Cristina Aubry, Francesca La Scala, Mario Podeschi, Massimo Reale e con il voto del pubblico sono risultati vincitori Camilla Benvenuto (sezione professionisti), Teresa Mitilino (sezione attrici non professioniste), Alessandro Gemma (sezione attori non professionisti), Giancarlo Mancini e Chiara Mancini con “Il sogno di Marx” (sezione esibizioni).
I due mercoledì interni dal periodo della rassegna hanno invece ospitato le proiezioni, sempre nell’Auditorium “Romina Trenta”, di due film iconici come “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e “Il caso Moro”. Un modo per ammirare la maestria di Volonté e dibatterne in sala, come accaduto il 20 novembre quando è intervenuto anche l’attore, sceneggiatore e scrittore Marco Bonini il quale ha sapientemente sottolineato la funzione pubblica dell’attore e il valore del lavoro recitativo.
La costante delle due settimane di rassegna è stata la Mostra, con i suoi due filoni artistici: quello pittorico, con i fragmenta delle tele della scenografia originale dello spettacolo “Tra le rovine di Velletri”, ad opera di Claudio Marini; quello delle illustrazioni, con le tavole del calendario 2025 dedicato a Gian Maria Volonté realizzate da Maurizio Di Bona. Sono state oltre cinquecento le presenze in Mostra nell’arco delle due settimane, con l’esposizione rimasta aperta tutti i giorni mattina e pomeriggio in Sala degli Affreschi. Nel giorno dell’inaugurazione, che ha ospitato gli interventi degli organizzatori, oltre al Sindaco Ascanio Cascella, alla vice Chiara Ercoli, alla consigliera metropolitana Marta Elisa Bevilacqua, e al curatore della mostra Massimo Fabi insieme a Claudio Marini, è stato presentato anche il libro di Rocco Della Corte. Quest’ultimo, in dialogo con Emanuele Cammaroto, ha raccontato il lavoro di ricerca condotto attraverso molteplici interviste ad attori e attrici oltre che ad amici di Volonté per riscoprire il profilo dell’uomo e dell’artista.
Quindici giorni intensi ed emozionanti, dunque, nel segno di un grande attore e di un grande cittadino di Velletri. Il ricordo di Gian Maria Volonté, a trent’anni dalla sua scomparsa, è vivo e vibrante nelle corde emotive dell’intera comunità e la programmazione di livello messa a punto dalla città che lo aveva adottato e amato testimonia l’indissolubilità di un legame mai in discussione.