Unicoop Tirreno: la lotta dei lavoratori e i possibili scenari futuri

Normalmente, in un editoriale come quello di Lanterna, ci si aspetterebbe la trattazione di grandi temi politici od economici.

Oggi, invece, siamo a raccontare una storia di lotta e resistenza, ambientata nella quotidianità, fatta di scioperi, emozioni e tanto coraggio.

Perché ce ne vuole tanto di coraggio per combattere come hanno fatto, e stanno ancora facendo, i lavoratori di Unicoop Tirreno nel Lazio Meridionale.

Una battaglia che ho seguito da vicino coinvolto dai tanti amici, dipendenti del centro commerciale di Colleferro (RM), che non si sono rassegnati a un piano aziendale che non avrebbe garantito un diritto fondamentale come il lavoro e la giusta retribuzione, ferendo mortalmente uomini e donne in un periodo di profonda crisi economica come quello che stiamo vivendo.

Duecentosettanta lavoratori, distribuiti nei punti vendita di Colleferro, Pomezia (2), Fiuggi, Velletri, Aprilia, Genzano e Frosinone, ancora non sanno quale sarà il loro futuro.

Dopo mesi di lotte, riunioni presso il Ministero del lavoro e Regione Lazio, scioperi e proteste, un nuovo capitolo si apre e una nuova tempesta sembra scorgersi all’orizzonte.

Il 15 dicembre 2018, a Firenze, si è svolto un nuovo incontro tra i sindacati e Unicoop Tirreno.

Nel merito della vertenza degli otto punti vendita sopra citati, l’ipotesi per la quale l’azienda aveva annunciato a settembre 2018 la cessione con l’intento di recuperare le perdite e rispettare gli obbiettivi di bilancio, dopo la grande mobilitazione dei lavoratori, è stata esclusa.

Gran bella notizia se non fosse per quello che ne consegue.

Infatti, i punti vendita avrebbero peggiorato gli andamenti per un milione di euro e la Coop ha dichiarato che l’unica strada ad oggi percorribile per l’azienda rimane la chiusura dei quattro  supermercati di Velletri, Pomezia (via Cavour), Aprilia e Frosinone e quindi procedere con la ristrutturazione degli altri.

Una prospettiva inaccettabile che andrebbe tutta a discapito di lavoratori e famiglie. Vanno, invece, cercate soluzioni condivise, capaci di fare sintesi tra interessi economici e diritti sociali, tra bilancio e sopravivenza, tra impresa e lavoratori.

Personalmente sarò ancora in piazza, al fianco di chi non si arrende e continua a lottare. Perché oltre gli obiettivi aziendali ci sono gli uomini e le donne che ogni giorno, con il loro lavoro, guadagnano il pane per le loro famiglie. 

1 commento

  1. Una situazione occupazionale, in cui i lavoratori in primis si sono fatti promotori di resistenza, e dove ai primi scioperi, non erano presenti fisicamente , ne tanto meno con le bandiere i sindacati confederali, duseranno anche l invito istituzionale fatto dal comune di Colleferro, che contestualmente alla Regione e ad altre figure politiche anche di opposizione , ad altri livelli stituzionali, si sono occupati della vicenda., riuscendo ad ottenere l attuale risultato. Certamente il livello di attenzione non si abbassa, dato che successivamente la trattativa avrà ad oggetto la contrattazione aziendale che riguarderà circa quattromila lavoratori, il tutto per portare ad utile un bilancio, mandato in negativo da figure aziendali , che continuano ad occupare poltrone molte comode!!Vorrei ringraziare anche i soci consumatori,che hanno sostenuto i lavoratori, amareggiati del comportamento della società cooperativa.

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