UNESCO, l’opera lirica italiana candidata a patrimonio mondiale immateriale

Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, riunitosi nella giornata di martedì 29 marzo sotto la presidenza di Franco Bernabè, ha approvato “l’Arte del Canto Lirico Italiano” come candidatura da presentare all’esame del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale per il ciclo 2023.

Una decisione importante, annunciata dall’UNESCO sul suo sito, che non solo valorizza una delle forme d’arte più antiche della tradizione e della cultura italiana, ma riconosce anche le istanze presentate dal “Comitato per la salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano” cui hanno aderito, tra l’altro, la Fondazione Teatro Alla Scala di Milano, l’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, l’Associazione dei Teatri Italiani di Tradizione e Assolirica.

Con la candidatura del canto lirico italiano a patrimonio immateriale dell’umanità, l’Italia punta al riconoscimento di una delle sue espressioni culturali più autentiche e originali”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha commentato la decisione del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

Questa candidatura giunge nel momento in cui sono ancora nitide nei nostri occhi le immagini del coro dell’Opera di Odessa che intona il ‘Va, pensiero’ del Nabucco di Giuseppe Verdi in strada, sotto la bandiera ucraina” ha poi spiegato il ministro Franceschini, sottolineando “quanto l’espressione del canto lirico italiano sia autenticamente parte integrante del patrimonio culturale dell’umanità, che ad esso si rivolge nei momenti più bui per ritrovare luce, forza e bellezza”.

Nata dall’evoluzione del linguaggio italiano nel corso del XVI e del XVII secolo, nel corso del tempo l’Opera lirica italiana si è diffusa prima in tutta la penisola e successivamente all’estero, grazie all’emigrazione di cantanti lirici e di produttori teatrali italiani.

Per i professionisti e gli operatori del settore, per tutti gli appassionati di musica e delle arti dello spettacolo, per l’Italia intera oggi è una giornata tanto importante quanto attesaha dichiarato il sottosegretario di Stato per la Cultura, Lucia Borgonzoni, che ha definito la candidatura un vero e proprio “motivo di grande soddisfazione e di orgoglio”, evidenziando quanto sia importante in questo momento investire su “quell’immenso bagaglio di tradizioni e competenze che contraddistingue il nostro Paese nel mondo”.

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