Una speranza per L’Italia

Le parole di del Presidente del consiglio Mario Draghi ridanno speranza e aprono gli orizzonti italiani a un futuro fatto di investimenti, innovazione, sostenibilità.

Il Paese è in trincea e affronterà il 2021 unito, nella convinzione che prima dell’appartenenza partitica venga il dovere della cittadinanza, che ci obbliga a combattere in trincea contro un virus che è nemico di tutti e che ci sta mettendo davanti alla più complessa sfida da quando è nata la nostra amata Repubblica.

Quello che è nato sarà un governo dell’ordinario, perché i tempi che corrono chiedono un impegno straordinario. Lo sa bene Mario Draghi che ha annunciato, al Senato, che si affronterà la pandemia e si porterà avanti un importante piano di riforme.

Le sfide che l’ex presidente della BCE sarà chiamato ad affrontare sono molteplici e segneranno per sempre il futuro del nostro Paese. Non possiamo permetterci di sbagliare, perché mai più capiterà un’occasione come quella che nascerà dall’arrivo dei fondi del Recovery Found.

Tra le priorità di Draghi ci saranno la transizione verso uno sviluppo ecosostenibile, la riforma della giustizia come della pubblica amministrazione, la protezione del lavoro e lo sblocco di investimenti e cantieri.

Oltretutto, ma nessuno aveva dubbi, sarà un governo aperto alle grandi sfide internazionali, forte in Europa e nella Nato.

Perché il Presidente è stato chiaro e non lascerà spazio a slanci o suggestioni sovraniste: “Sostenere questo governo significa condividere l’irreversibilità della scelta dell’euro, significa condividere la prospettiva di un’Unione europea sempre più integrata che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei periodi di recessione.”

E ancora ad incalzare esplicitando, senza mezze parole, che: “Gli Stati nazionali rimangono il riferimento dei nostri cittadini, ma nelle aree definite dalla loro debolezza cedono sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa. Anzi, nell’appartenenza convinta al destino dell’Europa siamo ancora più italiani, ancora più vicini ai nostri territori di origine o residenza. Dobbiamo essere orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell’Unione europea. Senza l’Italia non c’è l’Europa. Ma, fuori dall’Europa c’è meno Italia. Non c’è sovranità nella solitudine. C’è solo l’inganno di ciò che siamo, nell’oblio di ciò che siamo stati e nella negazione di quello che potremmo essere.”

Con Draghi torneremo ad essere protagonisti nel mondo, come al tempo di De Gasperi. In fondo, per ricostruire oggi come allora, abbiamo bisogno degli uomini e delle donne migliori, guidate da una mente eccelsa. Siamo convinti, Draghi farà tutto il possibile per salvare l’Italia e farla tornare a splendere!

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