Una rete dei trasporti che sia efficiente e ben sviluppata è fondamentale per il buon funzionamento nonché per il rafforzamento del mercato unico europeo. È tramite essa, infatti, che l’Unione assicura la libera circolazione di persone, merci e servizi all’interno del suo territorio.
Già da diversi anni nell’Ue esiste una rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), un insieme di infrastrutture con funzioni strategiche a livello transfrontaliero che attraversano l’Europa da nord a sud, da est a ovest ed includono reti stradali, ferroviarie, fluviali e marittime.
Alla luce delle recenti sfide in termini di sostenibilità, accessibilità e progresso tecnologico, la Commissione europea ha deciso di rivedere questa politica per potenziarne le infrastrutture e la Commissione per il Mercato interno, di cui faccio parte, è stata chiamata ad esprimere un parere per il quale sono stato nominato relatore. Nel mio lavoro in commissione ho voluto soprattutto evidenziare la necessità che la rete TEN-T, tramite investimenti mirati, possa garantire una migliore accessibilità, inclusività e sostenibilità.
Credo sia importante rendere le infrastrutture ed i servizi più accessibili e fruibili per gli utenti in generale, ma, soprattutto, per le persone affette da disabilità e mobilità ridotta così come credo sia necessario che l’accesso alle reti venga garantito in modo libero in tutti gli Stati membri e che siano stanziati sufficienti finanziamenti per garantire la costruzione ed il mantenimento di tali infrastrutture permettendo anche alle aziende dei trasporti di pianificare investimenti a lungo termine.
Di grande importanza è anche assicurare l’accesso ai corridoi europei di trasporto alle piccole e medio imprese che spesso si trovano in centri produttivi periferici o in zone più remote. A tal proposito, sarà fondamentale che si crei una sinergia tra gli investimenti strutturali promossi per la realizzazione della rete transeuropea e gli investimenti infrastrutturali nazionali realizzati tramite altri fondi, inclusi i piani nazionali di ripresa e resilienza.
A riguardo sarà importante il coinvolgimento di tutto il settore imprenditoriale europeo nonché delle autorità locali e regionali attraverso un dialogo strutturato con i coordinatori europei per conoscere le reali esigenze dei territori. Infine, alla luce dei recenti drammatici eventi in Ucraina, ritengo fondamentale che la rete transueropea dei trasporti venga adattata al fine di garantire all’Unione di rafforzare i suoi obiettivi anche in termini di sicurezza militare ed alimentare. È quindi necessario che investimenti specifici vengano fatti su quei segmenti infrastrutturali di rilevanza strategica e che i centri di produzione agroalimentare strategica vengano inclusi all’interno di una rete efficiente.