Un orrore chiamato guerra

Tutto il mondo volge il suo sguardo verso l’Ucraina, straziata da una guerra folle e dolorosa. Rabbia, paura, sgomento, indignazione. Durante queste settimane sono moltissimi i sentimenti che hanno colpito ognuno di noi, consapevoli che la battaglia imperversa alle porte dell’Europa e il mostro della guerra sembra tornare a minacciare tutti i popoli del Vecchio Continente.

Questo perché, dopo 80 anni dall’ultimo grande conflitto globale, il Pianeta trema nuovamente dinanzi alle ambizioni di un dittatore. Come se la storia non insegnasse, come se quanto avvenuto nella prima metà del ‘900 non avesse già abbastanza bagnato di sangue la Terra, spezzando vite e cancellando interi territori.

Il rischio di rivivere quanto accaduto in passato sembra essere reale e proprio per questo l’unica strade percorribile, per non trasformare questo conflitto in una vera apocalissi, è quella della diplomazia e delle sanzioni, cercando un accordo per il “cessate il fuoco” e quindi il raggiungimento della tanto auspicata Pace.

Ribadendo e prendendo consapevolezza del fatto che un intervento armato della NATO – fortunatamente oggi non previsto – porterebbe a un conseguenze catastrofiche, che nessuno di noi potrebbe immaginare.

Sia chiaro, un compromesso con la Russia di Putin non è una vittoria per nessuno, se non per il Cremlino. Migliaia di persone sono già morte, tra queste anche bambini, interi territori sono stati distrutti e centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, vedendo stravolta per sempre la loro vita.

Dobbiamo essere onesti, il fallimento è totale da parte dell’Occidente che non è stato in grado di prevenire un’escalation di tensioni arrivate fino all’invasione dell’Ucraina. La storia sarebbe dovuta andare diversamente, non arrivando a tutto questo anche se, con il senno di poi, è quasi inutile recriminare su quello che sarebbe dovuto essere e che mai sarà.

Ovviamente, nulla giustifica l’aggressione della Russia nei confronti di uno stato sovrano e il massacro di un popolo. Quanto fatto da Putin è aberrante e le immagini del conflitto straziano il cuore di chiunque ha un briciolo di umanità.

Quello che però noi occidentali dobbiamo chiederci è se abbiamo fatto il possibile per evitare che ciò accadesse.

Una domanda che lascio al lettore, ognuno in cuor suo conosce, in fondo, conosce già la risposta.

1 commento

  1. Caro Alessandro, c’è solo da sperare che le sanzioni abbiano effetto e inducano il dittatore a capire che, quand’anche risultasse “vincitore”, avrebbe vita difficile a governare un paese penalizzato economicamente e isolato da tutto l’occidente. Certo è che le analogie con quanto accaduto nel 1939 sono tante e non inducono certo all’ottimismo.

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