Ultimo Tango a Zagarol: la rivincita della comicità italiana sulla Cultura Alta

Quando la seriosità incontra la risata, può nascere qualcosa di straordinario. È il caso di Ultimo Tango a Zagarolo, il film diretto da Nando Cicero che, nel 1973, ribaltò l’aura scandalosa e intellettuale di Ultimo Tango a Parigi trasformandola in un’irriverente celebrazione della commedia popolare. Protagonista assoluto è Franco Franchi, vero mattatore della pellicola, che con il suo talento comico ineguagliabile dà vita a una satira tanto demenziale quanto geniale.

Ultimo Tango a Zagarolo non è solo una parodia di un film iconico: è una dichiarazione d’amore al cinema italiano, alla sua capacità di mescolare cultura alta e bassa, dramma e risata, in un racconto che non teme di sporcarsi le mani con le assurdità e le contraddizioni della vita quotidiana.

Il titolo Ultimo Tango a Zagarolo è già di per sé una genialità: un contrasto netto che smonta l’aura sofisticata di Ultimo Tango a Parigi e la trasporta nella provincia romana, dove il dramma psicologico lascia il posto al grottesco e al surreale. Cicero sceglie di giocare con l’immaginario collettivo, contrapponendo Parigi, simbolo dell’erotismo intellettuale, a Zagarolo, emblema della quotidianità semplice e genuina.

Il risultato è un’opera che fa della parodia un’arte. Il film non si limita a imitare l’originale, ma lo ricostruisce in chiave comica, smontando i cliché e restituendo al pubblico un racconto che è, in fondo, una celebrazione delle sue radici popolari.

Il Genio di Franco Franchi: Una Comicità Ineguagliabile

Se Ultimo Tango a Zagarolo è ricordato come uno dei più riusciti esempi di parodia cinematografica, gran parte del merito va al suo protagonista, Franco Franchi. La sua comicità non era semplicemente una questione di battute, ma un’arte complessa, fatta di fisicità, mimica e improvvisazione. In questo film, l’attore siciliano porta all’estremo le sue caratteristiche migliori, rendendo ogni scena un piccolo capolavoro di umorismo surreale.

Franchi interpreta un uomo comune, immerso in un mondo di situazioni assurde e paradossali. Il suo personaggio, goffo e ingenuo, riesce a incarnare tanto l’uomo della provincia italiana quanto una figura universale, capace di evocare simpatia e risate in qualsiasi pubblico. Ma ciò che rende unica la sua performance è la capacità di dare vita a un’ampia gamma di emozioni: sotto la maschera comica, si intravede sempre un’umanità disarmante, che rende il personaggio credibile anche nelle situazioni più improbabili.

La forza di Franco Franchi risiede soprattutto nella sua fisicità. Ogni movimento, ogni gesto del suo corpo è calibrato per creare un effetto comico immediato. La sua mimica facciale, capace di passare da un’espressione tragica a una smorfia esilarante in una frazione di secondo, è uno degli strumenti principali con cui l’attore costruisce il suo personaggio. A questo si aggiunge un uso magistrale della voce: Franchi gioca con toni, accenti e modulazioni per sottolineare la comicità delle situazioni e rendere ogni battuta memorabile.

Ma la sua vera genialità sta nella sua capacità di improvvisare. Molte delle scene più divertenti del film nascono dalla sua abilità di reinventare il copione sul momento, aggiungendo dettagli e sfumature che rendono la comicità ancora più efficace. Questa capacità di improvvisazione, unita a un talento naturale per il ritmo comico, fa di Franchi un interprete insostituibile, capace di trasformare anche una sceneggiatura semplice in qualcosa di straordinario.

Infine, non si può ignorare il ruolo che Franchi ha avuto nel portare sullo schermo un umorismo profondamente italiano, fatto di esagerazioni, giochi di parole e una certa autoironia che parla direttamente al cuore del pubblico. In Ultimo Tango a Zagarolo, la sua comicità diventa il filo conduttore del film, una forza centrifuga che tiene insieme la satira, il grottesco e l’omaggio alla cultura popolare.

In Franchi non c’è mai solo la volontà di far ridere, ma anche quella di raccontare, di creare un ponte tra l’assurdo della finzione e la realtà quotidiana. È questo che rende il suo genio così speciale: l’abilità di farci ridere di cuore, ma anche di noi stessi.

Un Cult Inatteso, perché rivederlo oggi

All’epoca della sua uscita, Ultimo Tango a Zagarolo fu accolto come un prodotto di puro intrattenimento, ma nel corso degli anni è stato rivalutato come un piccolo gioiello della commedia italiana. Il film è un esempio perfetto di come la parodia possa essere non solo una risata, ma anche una lente attraverso cui osservare la società e i suoi cambiamenti.

In un panorama cinematografico in cui la parodia sembra aver perso il suo smalto, Ultimo Tango a Zagarolo emerge come un esempio di creatività e intelligenza. È un film che invita a ridere, ma anche a riflettere su ciò che significa essere italiani: l’arte di prendere la vita sul serio, ma mai troppo. A distanza di cinquant’anni, questa pellicola conserva tutta la sua freschezza e la sua capacità di divertire, dimostrando che la genialità non conosce confini, nemmeno quelli geografici tra Parigi e Zagarolo.

Un’opera unica, che rende omaggio alla comicità italiana e alla sua inesauribile capacità di raccontare l’essenza del nostro Paese.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here