Il Sommo Pontefice ha annunciato che, nel Concistoro di sabato 28 novembre 2020, verranno creati tredici nuovi Cardinali
I nuovi porporati provengono da Chiese da ogni angolo del mondo.
Nella lista, un florilegio di persone che – come sancito dal canone 351 – §1 del Codice di Diritto Canonico sono: “[…] uomini che siano costituiti almeno nell’ordine del presbiterato, in modo eminente distinti per dottrina, costumi, pietà e prudenza nel disbrigo degli affari; coloro che già non siano Vescovi, devono ricevere la consacrazione episcopale.”
Il Santo Padre ha nominato: l’arcivescovo di Kigali, in Ruanda, Antoine Kambanda; l’arcivescovo di Washington, negli Stati Uniti, Wilton Gregory; l’arcivescovo di Capiz, nelle Filippine, Jose Fuerte Advincula; l’arcivescovo di Santiago del Cile, il cappuccino Celestino Aós Braco; dal Brunei, il vicario apostolico Cornelius Sim; l’arcivescovo di Siena, Augusto Paolo Lojudice.
Felipe Arizmendi Esquivel, vescovo emerito di San Cristóbal de Las Casas (Messico); il nunzio apostolico Silvano Tomasi, scalabriniano, già osservatore permanente alle Nazioni Unite di Ginevra, che collabora con il Dicastero per lo sviluppo umano integrale; padre Raniero Cantalamessa, cappuccino, predicatore della Casa Pontificia; il parroco del Divino Amore a Castel di Leva, don Enrico Feroci. Ancora, il maltese Mario Grech, Segretario del Sinodo dei Vescovi, Marcello Semeraro, già vescovo di Albano e nuovo Prefetto della Congregazione per le cause dei santi. Il Romano Pontefice ha altresì nominato il francescano, padre Mauro Gambetti Custode del Sacro Convento di Assisi.
Recita il canone 349 del Codice di Diritto Canonico: “i Cardinali di Santa Romana Chiesa costituiscono un Collegio peculiare cui spetta provvedere all’elezione del Romano Pontefice, a norma del diritto peculiare; inoltre i Cardinali assistono il Romano Pontefice sia agendo collegialmente quando sono convocati insieme per trattare le questioni di maggiore importanza, sia come singoli, cioè nei diversi uffici ricoperti prestandogli la loro opera nella cura soprattutto quotidiana della Chiesa universale.“
Grande la gioia per la Chiesa italiana per la nomina di sei Cardinali italiani.
Il Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ha dichiarato: “Esprimo gratitudine al Santo Padre per aver chiamato sei confratelli nel sacerdozio ad aiutarLo nel servizio alla Chiesa universale. Le Chiese che sono in Italia affidano al Signore i nuovi Cardinali”. I nuovi porporati annunciati “sono frutto e dono delle nostre comunità”. “Conosco ciascuno di loro – ha continuato il Cardinal Bassetti, – e sono certo che sapranno vivere questa nuova responsabilità con intensità e umiltà. Il Cardinalato – ci ricorda il Santo Padre – non significa una promozione, né un onore, né una decorazione; semplicemente è un servizio che esige di ampliare lo sguardo e allargare il cuore. Ai nuovi Cardinali l’amicizia e l’affetto dell’Episcopato italiano, insieme al ricordo nella preghiera”.