Popolari 101. Sono passati 101 anni dalla nascita del Partito Popolare Italiano. Ed oltre alla commemorazione romana stavolta si è andati oltre, la nascita di un nuovo partito politico, dal nome “Partito del Popolo Italiano”, che comprende l’abbreviazione storica PPI.
Ben 36 tra partiti, associazioni e fondazioni hanno lanciato l’iniziativa, pronti a dar vita ad un progetto nuovo che racchiude 25 anni di diaspora democristiana. È presto per fare considerazioni, ma il dato è anche culturale, riprendere l’eredità di Don Luigi Sturzo, fondatore del PPI nel 1919, presbitero, sociologo, economista e politico italiano, che pose la questione cattolica nella vita politica italiana, con una ricetta che venne da lontano, tutta racchiusa nell’enciclica di Leone XIII la “rerum novarum”.
Definito da molti fondatore del cattolicesimo liberale, che si impose predominante in gran parte in Europa nella seconda metà del dopoguerra, è una figura più che mai attuale, a cui molti si ispirano non solo politicamente. Ricordarlo è un dovere per la Nazione, testimoniarlo dovrebbe essere il punto di partenza per chi augura all”Italia e all”Europa risposte concrete con un disegno articolato soprattutto nel mezzogiorno, essendo lo stesso Don Sturzo stato promotore della Cassa del Mezzogiorno, dello Svimez e della questione meridionale del suo tempo.
L’assemblea Popolari 101, ha richiamato anche le truppe democristiane e le nuove leve ad un partito unitario, per un futuro tutto da scrivere, ma con la linea guida sturziana, che sarà inoltre presto riconosciuto Santo dalla Santa Sede.
Era ora che si istituisce il centro Italiano una cosa è certa bisogna fare piazza pulita di chi ha usato ed annusato dello scudo crociato.