Teatro alla Scala, presentata la nuova stagione 2023-2024. Si comincia con il “Don Carlo” di Verdi

Sarà il “Don Carlo”, celebre opera firmata Giuseppe Verdi, a dare il via alle danze per la nuova stagione 2023-2024 del Teatro alla Scala di Milano che andrà in scena il prossimo 7 dicembre.

Dopo aver ripercorso lo sviluppo dei primi anni creativi del compositore bussetano con le inaugurazioni di stagione dedicate a Giovanna d’Arco, Attila e Macbeth, Riccardo Chailly torna a un capolavoro della maturità del compositore, Don Carlo, che mancava da qualche tempo nel tempio italiano dell’opera lirica.

Tra i nomi che saliranno sul palco all’inaugurazione della prossima stagione sono presenti grandi voci affermate a livello internazionale: Anna Netrebko, Francesco Meli, Luca Salsi, René Pape, Elīna Garanča e Ain Anger. La regia è affidata a Lluís Pasqual.

È la quinta volta che Don Carlo appare il 7 dicembre al Teatro alla Scala – ha dichiarato Chailly nel corso della conferenza stampa di presentazione della prossima sragione –. È per noi una grande responsabilità, perché eseguiremo la versione scaligera del 1884, integrale, senza nessuna interruzione”.

Oltre 250 spettacoli tra Opera, Balletto, Concerti e progetti di ampio respiro rivolti alla città e non solo. Un programma ricco, aperto e attento sia ad attirare un nuovo pubblico giovane sia a stringere il legame con il pubblico milanese, nazionale e internazionale. Dieci nuove produzioni per un totale di 14 titoli operistici, nove proposte di balletto e sessanta appuntamenti tra concerti e spettacoli per i più piccoli costruiscono la principale offerta della stagione scaligera 2023-2024.

Il pubblico è tornato ed è numeroso” ha dichiarato il sovrintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer all’apertura della conferenza. “Il teatro è in buona salute, i ricavi aumentano e il pubblico è sempre più giovane” ha dichiarato Meyer, commentando gli ottimi risultati raggiunti nell’ultima stagione.

Presente alla conferenza anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, presidente della Fondazione scaligera, che in apertura ha ringraziato “tutti coloro che lavorano con costanza e impegno su tutti i livelli permettono di continuare a portare avanti tradizione, storia e futuro di questo teatro”.

Dopo Verdi, un altro grande compositore italiano sarà al centro della programmazione del prossimo anno: Giacomo Puccini. Nel 2024 ricorre il centenario dalla scomparsa del maestro lucchese che la Scala celebra attraverso due nuove produzioni: una nuova Turandot e anche una versione speciale, “inedita”, de La Rondine del 1917. Si tratta, infatti, di una partitura ritrovata nell’archivio di Torre del Lago, precedente alla versione eseguita in prima assoluta, nello stesso anno, a Monte Carlo. Completano il calendario delle celebrazioni nel novembre 2024 un concerto straordinario sempre diretto da Riccardo Chailly con Anna Netrebko e Jonas Kaufmann e una mostra al Museo Teatrale.

E poi ancora il sipario si alzerà su tanti altri titoli operistici: la Médée di Luigi Cherubini; Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi; il Die Entführung Aus Dem Serail di W.A. Mozart; Guillaume Tell di Rossini, diretto da Michele Mariotti; il dittico formato da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni; Don Pasquale di Gaetano Donizetti; Werther di Jules Massenet; Il Cappello di paglia di Firenze di Nino Rota; L’Orontea di Antonio Cesti; il Der Rosenkavalier di Richard Strauss, diretto da Kirill Petrenko, fino al Das Rheingold, primo dei quattro drammi che costituiscono la tetralogia L’anello del Nibelungo, di Richard Wagner.

Non da meno il cartellone presentato per la nuova stagione ballettistica alla Scala, tra nuove prime assolute e importanti collaborazioni nazionali e internazionali: la Coppélia; Smith/León E Lightfoot/Valastro; la Madina; il Gala Fracci, l’omaggio scaligero a una figura cardine della storia della danza mondiale; lo spettacolo della scuola di ballo dell’Accademia alla Scala; La Bayadère; L’histoire De Manon; La Dame Aux Camélias; e un nuovo trittico che riunisce tre classici del Ventesimo secolo – Theme and Variations, Dances at a Gathering e The Concert – con le coreografie di George Balanchine e Jerome Robbins.

La stagione concertistica 2023-2024 vedrà alternarsi le bacchette di vecchi e nuovi direttori d’orchestra sul podio della Scala. Tra loro sono attesi Lorenzo Viotti, Daniele Gatti, Daniel Harding (che dal 2024-25 sarà il direttore musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Myung-Whun Chung, Riccardo Muti, Ingo Metzmacher.

Tante altre sono le novità e gli annunci, tra titoli in cartellone e progetti futuri che rinforzano il legame del Teatro con la sua città e che arricchiscono il programma della prossima stagione. Ampi progetti di ristrutturazione del Teatro, dalla più recente nascita della Scala Tv e dal nuovo sito web del Teatro al completamento e all’inaugurazione, nel 2024, della nuova palazzina di via Verdi, testimoniano la crescita e la proiezione al futuro del Teatro alla Scala per la nuova stagione.

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