Il 29 maggio 2024 Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge costituzionale molto impattante sulla magistratura. Il testo è stato lungamente limato – fino a pochi minuti dall’inizio della riunione – anche per tenere conto delle osservazioni della Presidenza della Repubblica.
Le reazioni
L’annuncio è arrivato accompagnato da parole trionfanti. Il ministro Nordio ha parlato di “provvedimento epocale”. La premier Giorgia Meloni si è intestata una riforma che ha definito “giusta e necessaria”. Ha detto che “il governo italiano ha rispettato un altro impegno preso con gli italiani” e che “ha approvato il disegno di legge costituzionale per avere finalmente una giustizia più equa ed efficiente” e auspicato che “il parlamento la approvi prima possibile”.
La riforma piace agli avvocati. Per il presidente del Consiglio nazionale forense Francesco Greco, è stato raggiunto un grande traguardo e ora manca il tassello dell’inserimento dell’avvocato in Costituzione.
Il presidente dei penalisti Francesco Petrelli si dice soddisfatto per una riforma in linea con quella portata in Parlamento nel 2017 dalle camere penali.
La riforma piace meno ai giudici. L’Associazione Nazionale magistrati ritiene la riforma una “sconfitta per la giustizia”, l’espressione di una “volontà punitiva” nei confronti della magistratura; un progetto incapace di assicurare gli effettivi bisogni della giustizia, “ma che esprime la chiara direzione a ridurre un controllo sulla magistratura da parte della politica”.
I punti principali:
- Separazione delle carriere: Ogni magistrato dovrà fare una scelta definitiva fin dall’inizio della carriera: o funzione requirente (i pubblici ministeri che conducono le indagini) o funzione giudicante (i giudici dei tribunali o delle corti). Le carriere saranno separate fin dai concorsi, ognuno per ogni funzione.
- Doppio CSM: Ci saranno due Consigli superiori della magistratura, uno per i giudici uno per i PM. Entrambi, come quello attuale, saranno composti da tre membri di diritto (il presidente della Repubblica, il primo presidente della Corte di Cassazione e il procuratore generale della Cassazione) e da altri 30 componenti.
- Sorteggio I membri non di diritto saranno sorteggiati. I 20 magistrati saranno sorteggiati tra tutti i togati mentre i 10 laici tra un elenco indicato dal Parlamento.
- Alta Corte: Un organo esterno al Csm assumerà la competenza sugli errori e i comportamenti dei magistrati, che attualmente sono di competenza della sezione disciplinare del Csm.
Ora la palla passa al Parlamento, dove inizia l’iter di revisione costituzionale, che prevede l’approvazione in doppia lettura (cioè due volte) da parte di ciascuna Camera. Se non si raggiungerà la maggioranza dei due terzi, cosa probabile senza il sostegno dei centristi, la riforma sarà sottoposta a un referendum popolare che potrebbe svolgersi nel 2026.