Settanta anni di carbonara: esplode sui social il #CarbonaraDay

Recentemente uno dei piatti italiani più amati e replicati ha compiuto settant’anni, si parla della regina delle paste la carbonara. In occasione del Carbonara Day di quest’anno, il 6 aprile, sono state molte le iniziative che hanno coinvolto gli utenti sui social, invogliati anche dai brand a partecipare attivamente.

Ma come mai tutta questa attenzione verso la carbonara? Nell’articolo si cercherà di arrivare alle origini del dibattito dietro la ricetta più discussa al mondo.

Che cos’è il Carbonara Day

L’annuale celebrazione del Carbonara Day è nata promuovere il patrimonio culinario italiano e il Made in Italy nel mondo e, in particolare, quest’anno si sono anche festeggiati i 70 anni dalla prima volta che la ricetta è stata pubblicata in una rivista. Per la ricorrenza, ogni anno, i social network esplodono di video, contenuti e immagini dedicati alla celebrazione della carbonara, coinvolgendo appassionati, influencer e brand che non perdono l’opportunità di partecipare attivamente a questa giornata.

Coloro che hanno perso l’occasione di partecipare ai vari contest o di gustare il delizioso spaghetto durante la giornata dedicata, non devono disperare: basta cercare gli hashtag ufficiali #CarbonaraDay e #Carbonara70 per farsi venire l’ispirazione e ricavare i segreti per preparare questa delizia in qualsiasi momento dell’anno.

Seppur sulla ricetta originale non si hanno certezze, come si vedrà più avanti, la pasta rimane l’ingrediente cardine: si può questionare sul formato tra chi preferisce lo spaghetto e chi le mezzemaniche, ma un punto è indiscutibile, la qualità.

È importante optare per un prodotto che mantenga la cottura senza scuocere, quindi è consigliabile puntare sui top di gamma disponibili nei supermercati. Potrebbe essere vantaggioso cercare online la pasta in offerta presso grandi catene di distribuzione, così da risparmiare senza compromettere la riuscita del piatto e portare in tavola una carbonara con i fiocchi, indipendentemente dalle preferenze individuali.

La ricetta originale esiste?

La prima ragione per cui la carbonara è tanto amata in tutto al mondo è semplice, è un comfort food come pochi, saporito e soddisfacente dal primo all’ultimo boccone. Non stupisce quindi che, come segnala il New York Times, la carbonara sia la ricetta che vanta più varianti nella storia della gastronomia moderna: il quotidiano ne ha ricostruite ben 400.

Un’altra motivazione va ricercata nella sua storia, spesso al centro di dibattiti, ma che sicuramente ha origine dalla cucina popolare. La versione più accreditata è che la carbonara sia nata e si sia diffusa grazie all’incontro tra i soldati americani e la pasta italiana durante la Seconda guerra mondiale, spinti dalla necessità di una razione K nutriente e con ingredienti a basso costo facilmente reperibili sul territorio: le uova in polvere che avevano in dotazione, il bacon e un formaggio stagionato.

Negli anni poi, con la ripresa economica, la ricetta è stata tramandata con le più disparate modifiche, tanto che la prima volta che appare su una rivista, La Cucina Italiana del 1954, gli ingredienti comprendevano aglio, pancetta e gruviera, una variante che oggi nessuno avrebbe il coraggio di chiamare “carbonara”.

Andando avanti negli anni, nel 1960, il primo grande autore gastronomico Luigi Carnacina inserisce nel libro “La grande cucina” una ricetta della carbonara che prevede sì il guanciale al posto della pancetta, il pecorino e l’uovo, ma anche la panna per raggiungere il giusto grado di cremosità.

Che dire, oggi ogni romano o abitante del centro Italia è d’accordo sul fatto che la vera ricetta della carbonara sia quella che ha condiviso lo chef Gianfranco Vissani per rivendicare il legame con il territorio: c’è bisogno di una padella in ferro per far rosolare il guanciale, tagliato a listarelle e non a dadini, la crema si prepara con il rosso d’uovo, un pizzico di pepe e il pecorino romano Dop.

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