In questi mesi d’emergenza i sindaci sono stati in prima linea per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini. Abbiamo contattato Antonio Proietti, primo cittadino di Roiate, per fare il punto della situazione.
Salve sindaco e grazie per la disponibilità. Nelle settimane scorse si sono registrati, in provincia di Roma, i primi casi di Covid-19. La preoccupazione è, comprensibilmente, aumentata. Com’è la situazione oggi a Roiate?
Buonasera, purtroppo parliamo di un nemico invisibile che non risparmia nessun territorio. Con molta apprensione seguo la situazione sulla nostra area, alcune comunità a noi vicine hanno avuto casi di Covid-19 e a loro va tutta la mia vicinanza e solidarietà. Noi in questo momento non abbiamo emergenze concrete, in ogni caso l’attenzione è massima, è una battaglia che dobbiamo combattere e vincere tutti insieme e fondamentale è l’atteggiamento di tutti nel rispetto delle disposizioni normative.
Quali iniziative avete messo in campo, come amministrazione comunale, per garantire la salute pubblica e prevenire i contagi? Come stanno rispondendo i suoi concittadini?
Ci siamo attenuti passo passo alle disposizioni che ci sono arrivate, questo è un momento talmente delicato dove equilibrio e buon senso la fanno da padroni, abbiamo aperto il COC soltanto quando le disposizioni lo indicavano. Questo per non fare passi in avanti e non allarmare eccessivamente la popolazione su cui abbiamo e stiamo lavorando per mezzo di uno stimolo comunicativo costante. La risposta della cittadinanza è impregnata dalla consapevolezza della drammaticità del momento, la stragrande maggioranza sta collaborando, anche grazie all’ausilio del Comando della Stazione dei Carabinieri, della Croce Rossa sez. Bellegra e della Polizia locale Subiaco-Roiate, che quotidianamente ci supportano sotto diverse vesti, dal controllo del territorio all’assistenza alla popolazione. La nostra è una piccola comunità dove il rapporto con il cittadino è costante e puntuale; tutti sono in campo: i Commercianti con la loro disponibilità alla consegna a domicilio in particolare per gli anziani, il nostro Parroco Don Antonino non ci fa mancare un puntuale apporto spirituale e il farmacista e il medico curante danno risposte nel campo sanitario con tempestività e presenza costante. La Casa Comunale è virtualmente aperta per mezzo del lavoro a domicilio dei dipendenti che mi hanno dato una disponibilità h24, continuiamo nell’emergenza anche la nostra attività amministrativa, abbiamo fatto la prima giunta in videoconferenza e grazie all’Anci, che ci ha messo a disposizione una piattaforma dedicata, a breve approveremo il Bilancio di previsione in videoconferenza. Questo perché il primo segnale di vivacità e speranza lo dobbiamo dare noi amministratori, a noi l’obbligo di tenere alto l’umore dei cittadini. Siamo pronti ad andare avanti con forza e determinazione, perché non ci siamo mai fermati. Ai cittadini spetta restare a casa, questa la misura più efficace per contrastare il contagio, a noi spetta valutare tutte le emergenze ed esigenze indifferibili.
Come giudica le misure messe in campo dal Governo? Sono sufficienti o ritiene si sarebbe dovuto fare qualcosa di diverso?
Avrei preferito non rispondere a questa domanda, perché un Sindaco giura sulla Costituzione e opera nell’interesse della collettività seguendo quelle che sono le disposizioni normative degli organi superiori. Avremo molto tempo per capire cosa è andato e cosa non è andato, oggi l’importante è uscire da questa emergenza, e lo possiamo fare soltanto se ci rimbocchiamo le maniche tutti. In ogni caso non ho mai amato sottrarmi ad alcuna domanda. Provo a farvi capire la mia posizione con un esempio : siamo in guerra, i Sindaci sono in Trincea insieme al popolo ( soldati), l’appello è aiutateci, non lasciateci soli, ci mancano i viveri, ci mancano le armi, dall’altra parte ci sono i Generali che non hanno mai visto una Trincea…
Questo è il Paese delle migliaia di campanili, questo è il paese dove I sindaci troppo spesso emarginati rappresentano il primo e a volte unico avamposto che rappresenta lo stato, ascoltateci.
Quale appello vuol fare ai suoi concittadini?
L’appello che rivolgo fino allo stremo ai miei concittadini è ormai da giorni lo stesso: restate a casa, dal buon senso di tutti noi potrà ripartire la ricostruzione delle nostra comunità e dell’intero paese e da questo tragico momento avremo imparato dopo un indigestione del virtuale che i rapporti umani sono a fondamento della nostra esistenza.
Un grande Sindaco vicino ai suoi concittadini siamo un piccolo Comune della provincia di Roma Capitale abbiamo la raccolta dei rifiuti Differenziata tra i primi del Lazio non abbiamo problemi con i mezzi pubblici,il paese ben curato,abbiamo bisogno di curare il Centro Storico necessita di inerventi.