Il Parlamento Europeo si tinge di rosa: chi è Roberta Metsola, la neo Presidente

Classe 1979 di St. Julian’s (Malta), Roberta Metsola Tedesco Triccas è stata eletta nuova Presidente del Parlamento Europeo con 458 voti, subentrando ad interim dopo la scomparsa di David Sassoli e ottenendo il sostegno della cosiddetta “maggioranza Ursula”, la coalizione formata da liberali, popolari e socialisti-democratici. Ha superato le altre due donne candidate, la svedese Alice Kunkhe (Verdi/Ale) e la spagnola Sira Rego (La Sinistra Gue).

Il numero di votanti è stato 690, le schede bianche e nulle sono state 74, i voti espressi sono stati 617. Dunque, ha incassato 113 voti in più rispetto al suo predecessore Sassoli, che fu eletto al secondo turno, mentre lei al primo turno.

Il metodo delle elezioni per il Presidente del Parlamento Europeo

La carica di presidente ha durata 2 anni e mezzo, dunque in ogni legislatura del Parlamento Europeo si alternano due presidenti. Una pratica che viene adottata dagli anni ’80: i nomi dei due presidenti derivano da un accordo tra i due maggiori gruppi politici del Parlamento, il Partito Popolare Europeo e il Partito del Socialismo Europeo. Tale accordo fa sì che il presidente del Parlamento venga eletto con maggioranze molto ampie.

Nel corso degli anni, però, non sono mancate delle eccezioni alla regola:

  • Legislazioni dal 1999 – 2014: rappresenta una parziale eccezione alla regola. L’accordo per l’alternanza alla presidenza del Parlamento venne stretto tra popolari e liberal – democratici, escludendo i socialisti.
  • Nel 2017: il presidente viene eletto con un accordo tra popolari, liberali e conservatori.
  • Legislatura 2009 – 2014: secondo tale legislatura, la seduta di elezione del presidente del Parlamento viene presieduta dal presidente uscente o da uno dei 14 vicepresidenti uscenti. Chi sostituisce il presidente, in caso di assenza, detiene i suoi poteri fino all’elezione del suo successore e presenta le candidature all’assemblea. Per arrivare alla presidenza, bisogna ottenere la maggioranza assoluta. Qualora tale criterio mancasse, si procede con tre scrutini; dopo di questi, avviene il ballottaggio tra i due candidati. Se il ballottaggio viene concluso con parità, viene eletto il più anziano.

Chi è Roberta Metsola

È un’avvocata specializzata in diritto e politica europea, ha lavorato come addetta alla cooperazione legale e giudiziaria di Malta all’interno della Rappresentanza permanente dell’isola presso l’Unione Europea. Impegnata fin da giovane nella politica, fu membro della formazione giovanile del Partito Nazionalista “Moviment Zgħazagħ Partit Nazzjonalista” e dell’European Democrat Students, movimento giovanile del Partito Popolare Europeo di cui è stata anche segretario generale.

Non è la prima volta che la Metsola si candida alle elezioni europee: già nel 2004 e nel 2009 ha tentato la sorte ma non venne eletta in entrambi i casi. Dal 2004 al 2012 ha lavorato come consulente legale dell’ex Alta rappresentante per gli affari esteri Ue, Catherine Ashton. Nel novembre del 2020 venne eletta prima vicepresidente vicaria del Parlamento europeo, sostituendo l’irlandese Mairead McGuinness, dimessasi dopo la nomina a commissario europeo. È la prima maltese a diventare vicepresidente ma, ancora più importante per la sua carriera e in qualità di donna, è la terza a diventare presidente dopo Simone Veil e Nicole Fontaine.

Roberta Metsola ha sempre mantenuto le linee politiche del suo gruppo Ppe, nonostante le numerose critiche ricevute per le sue posizioni anti – abortiste (Malta, infatti, è ancora l’unico paese dove l’aborto è illegale). Ma la sua nomina è dovuta in particolare al suo distinto impegno in temi delicati e sui diritti civili, la migrazione, corruzione e diritti Lgbtiq.

Le parole in onore di David Sassoli

Metsola ha iniziato il suo discorso da presidente con parole da presidente in italiano in onore di David Sassoli:

«Onorerò David Sassoli come presidente battendomi sempre per l’Europa. David era un combattente per l’Europa. Credeva nel potere dell’Europa. Grazie David. Mi sento onorata della responsabilità che mi affidate. Prometto che farò del mio meglio per lavorare a vantaggio di tutti i cittadini».

Per quanto riguarda l’Unione Europea, Roberta ha precisato che la sua intenzione è quella di far recuperare il senso di fede ed entusiasmo nei confronti di questo progetto. Un senso che, soprattutto nel periodo pandemico, è stato dimenticato e scavalcato dal nazionalismo e dalle continue lotte singole. A tal proposito, precisa che la lotta al cambiamento climatico deve essere visto come un destino comune, non può sussistere la distinzione tra economia ed ambiente.

La neopresidente ha precisato, però:

«Coloro che cercano di distruggere l’Europa sappiano che questo Parlamento la difenderà. Per coloro che minacciano donne e cittadini Lgbt sappiano che questo Parlamento li difenderà, coloro che minacciano lo stato di diritto sappiano che non indeboliranno l’unità di questo Parlamento».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here