“Chiedere una proroga della discarica di COLLEFERRO e’ giusto ed e’ corretto. Nessuno ci impone di chiuderla. E l’Europa non c’entra nulla. Ci risulta che l’invaso della discarica sia stato ampliato per accogliere un altro milione di tonnellate di immondizia”. Lo dichiara, in una nota, Francesco Giro, senatore di Forza Italia.
“Detto questo – aggiunge – e’ chiaro che occorre intensificare la raccolta differenziata, ferma ben al di tutto dei parametri europei; attivare subito nuovi impianti di compostaggio della frazione organica (attualmente le 400mila tonnellate di organico prodotte nell’anno a Roma vanno in minima parte a Maccarese e quasi tutte nei siti del Veneto e del Friuli della Lega ‘cattiva’), di preselezione e trattamento meccanico biologico per ridurre la frazione – ancora altissima – di rifiuto indifferenziato, perche’ in discarica (e questo l’Europa lo impone) deve andarci solo una quota ‘residuale’ e non prevalente, come a Roma accade ancora e da troppo tempo. E infine realizzare i termovalorizzatori visto che l’Europa prescrive la loro graduale chiusura solo dal 2030, e il Lazio non puo’ averne uno solo, quello di San Vittore, autorizzato per trattare 360mila tonnellate l’anno ma con 2 linee attive su 3, e dunque ben lontano da questo target, con una Regione che avrebbe un fabbisogno di 800mila tonnellate l’anno.
E allora vi chiediamo: che fine ha fatto il nuovo Tmb di Guidonia? (e perche’ il sindaco grillino di quella citta’ si oppone e spedisce i suoi rifiuti ad Aprilia e ad Avezzano?). Che fine ha fatto il termovalorizzatore di COLLEFERRO? (chiuso da Zingaretti dopo aver speso soldi per il revamping) e il gassificatore di Malagrotta (pronto ma fermo) e di Albano (mai realizzato). Roma e tutto il Lazio potrebbero superare l’emergenza ma c’e’ chi blocca tutto. Perché?”.