Riapre il Romics, la fiera del fumetto di Roma

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Per chi abita o si è trovato nei dintorni di Roma negli ultimi anni, il nome “Romics” risuonerà un po’ familiare. Il Romics (unione aplologica di “Roma” e “comics”) è la fiera del fumetto di Roma che, come quella più famosa a livello nazionale di Lucca o addirittura le varie iterazioni del Comicon in America, non racchiude soltanto materiale di interesse per gli amanti dei fumetti, ma anche per tutti coloro che sono appassionati di cultura ludica, video-ludica, cinematografico-televisiva e di quella branca che possiamo considerare più “pop” (internettiana) dell’arte contemporanea. Uno scrigno di cultura cosiddetta nerd che, tuttavia, nell’era della globalizzazione della cultura, si sta sempre più scrollando di dosso questo epiteto, almeno nella sua accezione più chiusa e a tratti dispregiativa.

Il Romics ha avuto luogo per la prima volta nel 2001 e, inizialmente, è stato diretto e organizzato dal giornalista Luca Raffaelli. Negli anni sempre più persone, nella fattispecie ragazzi dai 15 ai 25 anni, lo hanno frequentato sia come visitatori occasionali sia come residenti della capitale. Fin dal suo primo esordio, la location della fiera si è sempre tenuta nei padiglioni della Fiera di Roma, lungo via Portuense. La maggior parte dei partecipanti, provenienti dalla città, utilizzano i treni della linea suburbana regionale Roma-Fiumicino. Per chiunque abbia voluto prendere parte, l’immagine simbolica di inizio della kermesse della fiera, tenuta di solito ad aprile e a ottobre di ogni anno, è proprio il viaggio sul treno, in cui prendono posto e si affiancano sui sedili frotte di giovanissimi lettori di fumetti, di gamers, liceali, universitari, fan occasionali e cosplayers (parola nata da costume e play, il cosplay consiste nel travestirsi con costumi e trucco anche molto elaborati per assumere le sembianze di personaggi noti, perlopiù di fantasia), ma anche vignettisti conosciuti e artisti di nicchia. Gli altri passeggeri già presenti sul treno non possono non rimanere colpiti, interdetti o semplicemente sorpresi, da questo spettacolo libero e stravagante.

Nell’anno corrente 2021, che per tanti motivi rappresenta lo strascico di un radicale mutamento nella nostra società, questo iconico evento, dopo ben tre assenze di fila, avrà di nuovo luogo, nello stesso luogo, dal 30 settembre al 3 ottobre. Sarà anche il ventesimo anniversario della fiera, e perciò il 3 ottobre avrà luogo nel padiglione numero 7 un evento speciale in cui verranno celebrati, e a cui parteciperanno in parte (in diretta, in presenza, o tramite contributi audiovisivi), gli 87 autori e autrici insigniti negli anni del premio Romics D’Oro, per festeggiare il loro contributo alla fiera e, per esteso, all’arte e all’intrattenimento in generale.

Naturalmente per via delle condizioni attuali della pandemia, le modalità di accesso non saranno molto diverse da quelle del sopracitato Lucca Comics che riaprirà le porte, analogamente, dal 29 ottobre al 1 novembre: il numero massimo di partecipanti e di stand presenti sarà limitato, i biglietti saranno acquistabili esclusivamente online e, secondo le nuove direttive di sicurezza nazionali, è molto probabile che il controllo agli ingressi sarà rinforzato e sarà assolutamente richiesto il Green Pass o il certificato di tampone per la prenotazione e l’accesso.


Cosa c’è dunque da aspettarsi per questa edizione? Tra le novità segnalate sul sito ufficiale del Romics nel campo del fumetto, possibilmente presenti alla fiera di quest’anno, la reinterpretazione manga del disegnatore giapponese Go Nagai della Divina Commedia, in onore dell’anniversario della nascita di Dante Alighieri. Le tavole sono state parte di una mostra ad aprile di quest’anno e potrebbero essere riproposte, in vendita o come esposizione temporanea, all’interno della fiera. Fra i padiglioni dedicati alla Marvel e alla DC, franchise di fumetti e di film di successo, come i due blockbuster, Wonder Woman 1984 e Black Window, entrambi usciti quest’anno nelle sale ed entrambi reduci di un discreto successo, sia per quanto riguarda gli incassi al box office, sia per la grande popolarità da essi raggiunta online nonostante il mondo dei cinema abbia sofferto immancabilmente delle chiusure, soprattutto per la prima metà del 2021. Sempre fra le novità del mondo dei fumetti, il Romics segnala verso settembre l’uscita di una nuova antologia di storie di Batman, “Il Mondo”, contenente storie sull’arcinoto supereroe scritte da 14 diversi disegnatori di nazionalità diverse. Ci si potrebbe dunque aspettare che l’albo originato da questa interessante iniziativa sarà disponibile in vendita negli stand e nei punti vendita affiliati alla DC Comics.

Nell’ambito del nostro paese, si segnala una collaborazione fra Sergio Bonelli e, niente di meno che, Vasco Rossi. Saranno infatti in uscita in estate in tre albi di Dylan Dog, tre storie dedicate a tre diverse canzoni del famoso cantante. Per quanto riguarda gli espositori alla fiera, non è ancora confermata ma è plausibile (e auspicabile) la presenza dei due fumettisti italiani più celebri e amati dalle giovani generazioni: Sio, che ha lanciato una nuova rivista a fumetti trimestrale dal titolo calzante “Evviva, che bello!”, e Zerocalcare, anche se dopo la pubblicazione delle sua ultime graphic novel “Scheletri” e “A Babbo Morto: una storia di Natale” l’autore è estremamente impegnato nella produzione di una serie animata Netflix intitolata “Strappare Lungo i Bordi”, di cui non si è tuttora a conoscenza della data d’uscita, come presidente di giuria del premio biblio-cinefilo Bookciak a Venezia e ha appena animato un videoclip musicale per la canzone “Favole” de “gli Ultimi”. Possiamo solo sperare sulla loro presenza, nonché quella di tantissimi altri disegnatori più famosi o meno, nella zona di esposizione denominata Artist Alley (trad. Viale o Vicolo degli Artisti), dove gli artisti possono vendere i propri lavori sotto forma di libri o stampe o litografie, incontrare i fan, fare loro delle dediche e addirittura disegnare loro caricature o disegni ad personam. La varietà e la diversità di scelta fornita dagli espositori è probabilmente garantita, visto che l’edizione di quest’anno è un grande ritorno o, per utilizzare le parole degli organizzatori, “un reboot”.

Immancabile al Romics sarà, infine, il già menzionato fenomeno del cosplay. Un mondo che continua a muoversi, le cui frontiere vanno ben al di là dell’Italia: il 7-8 agosto, ad esempio, si è tenuto il World Cosplay Summit 2021, un concorso in cui partecipanti da tutto il mondo hanno sfoggiato le loro creazioni in un video realizzato e montato da ciascuno, una formula necessaria ma anche ottima per arricchire l’espressione e la libertà artistica. Il team italiano, formato da un duo di veterani cosplayers romani, Samuele e Fabiano, ha conquistato il secondo posto, un meritato premio alla loro volontà creativa e un piccolo ma significativo onore per il nostro paese, che in quanto a creatività ed espressione ha ancora molto da dire, in molti ambiti.

Al di là di questo, comunque, i cultori del cosplay anche più “alla buona” e informale avranno finalmente l’occasione di sfoggiare le proprie creazioni di vestiti e accessori, alla prossima edizione del Romics. Purtroppo, date le modalità di svolgimento della fiera, non sarà possibile applicare lo sconto sul biglietto di ingresso per chi partecipa in costume. Ci si augura, per il resto che le modalità restino aderenti il più possibile a quelle della lontana e tanto agognata normalità, quei momenti in autunno e in primavera in cui, specialmente per gli ultimi cinque o più anni, un nugolo di curiosi e appassionati ragazzi si riversavano in spensierata e affollata chiassosità sulle banchine delle stazioni, per poi scendere a Fiera di Roma e compiere il cammino sopraelevato verso i padiglioni, in un’atmosfera sempre più prorompente di libertà espressiva e di calore umano, aperta a chiunque e interessante per chiunque, a qualunque fascia d’età, dai più piccoli ai più grandi, espositori e non. Un pastiche fieristico di film, fumetti, scrittura, musica, arte figurativa, giochi di carte, videogames, artisti indipendenti, cimeli da collezione, costumisti e role-players (anche il roleplay, cioè gioco di ruolo, e l’immedesimazione nei personaggi è una parte importante della full immersion collettiva della fiera, come spesso si osserva viaggiando fra i luoghi limitrofi ai padiglioni e imbattendosi in vere e proprie ricostruzioni di lotte o duelli in costume da guerrieri, in zone delimitate e circondate da un pubblico di passanti divertito e estatico).

Insomma, di tutto ciò che nel nostro paese e nel mondo si può considerare cultura popolare globale, a cui si può appendere addosso l’etichetta di “alternativa”, un’etichetta senza dubbio sempre meno necessaria, vista la propria ecletticità che, nel corso degli anni, ha travalicato il proprio recinto canonico per invadere irreversibilmente e meravigliosamente il “mainstream”. Un microcosmo di subcultura e di passione ma, soprattutto, di apertura alla creatività altrui, un evento stimolante e innegabilmente umano.

La grafica del manifesto ufficiale, opera della disegnatrice Arianna Rea, dalla Scuola Romana di Fumetto, ritrae una versione “punk” e modernizzata di Alice, da Alice nel Paese delle Meraviglie, che compie il suo viaggio in skateboard, preannunciando in balloons (nuvolette di fumetto) i maggiori simboli e attrattive della fiera. E, citando le parole del manifesto stesso: “Sbrighiamoci, il Biancolillo corre, l’orologio ticchetta, è ora di andare al Romics!”.

Info sulla fiera e acquisto di biglietti su www.romics.it

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