Nella prima giornata della fiera Più libri più liberi, alle ore 14.00, si è tenuto l’evento “Promuovere l’inclusione in rete: buone pratiche di collaborazione tra biblioteche, editori e scuola.” Durante lo svolgimento, è stato presentato il progetto “Biblioteca per tutti i sensi”, un progetto di promozione della lettura nelle biblioteche rivolto a persone con difficoltà di lettura o con disabilità.
Questo viene promosso dal CEPELL, il centro per il libro e la lettura che, da anni, finanzia progetti per la promozione della lettura, i quali prevedono azioni specifiche per l’inclusione. Inoltre, “Biblioteca per tutti i sensi” è stato finanziato dal bando “Letture per tutti” del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e si è classificato nel primo posto nella graduatoria nazionale.
Da subito, viene discusso come le biblioteche dovrebbero favorire l’inclusione e l’accessibilità e vengono presentati gli investimenti da fare in questo ambito, a partire dalla formazione dei docenti e degli educatori, i quali devono essere i primi a promuovere la lettura.
L’accessibilità serve per educare e il progetto nasce dalla speranza che in futuro si presti maggiore attenzione a questa tematica. Tra i vari interventi emerge quello della Dott.ssa Paola Biondi, la quale dichiara che: “il tema dell’accessibilità e dell’inclusione è un tema frequente in molti bandi e nel PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Molte istituzioni si stanno interrogando ed è un tema fondante nell’opinione pubblica. Si parla di inclusione in modo esteso, per accedere alla risorsa culturale.”
Successivamente, vengono presentati i tre aspetti della biblioteca inclusiva: assicurare lo stesso livello di servizio a tutti i suoi utenti, rimodulare le strategie e le politiche di accoglienza e, infine, contribuire al rafforzamento di una società inclusiva.
Per far sì che questo accada è importante rendere disponibili le diverse risorse come i libri in simboli, gli audiolibri, gli ebook e i silentbook; dotarsi di ingranditori digitali, attrezzature e postazioni per aumentare la fruibilità delle risorse e, soprattutto, formare il personale, facendogli acquisire tutte le competenze necessarie per progettare attività ed iniziative di promozione della lettura “per tutti”.
Nel 2017, la Biblioteca di Sesto Fiorentino inizia il processo di inclusione, partendo dalla formazione degli operatori e dall’ organizzazione di incontri per spiegare l’importanza della lettura ad alta voce dei libri in simboli per bambini che hanno difficoltà nella comunicazione.
Da come si può leggere sul sito web del Comune di Sesto Fiorentino: “Le nuove tecnologie, lo sviluppo di sistemi multimediali che integrino vari linguaggi, il diffondersi di sistemi di comunicazione alternativa offrono possibilità eccezionali per realizzare ambienti e progettare servizi inclusivi ma devono essere affiancati da un costante processo di sensibilizzazione e informazione del pubblico che possa dar vita ad una società realmente inclusiva. Il progetto “Biblioteca per tutti i sensi” intende lavorare su entrambi questi aspetti essenziali: da una parte mira a individuare le strumentazioni tecniche (hardware, software, ausili compensativi etc.) e le risorse (libri accessibili e in alta leggibilità) necessarie perché la Biblioteca possa essere utilizzata e vissuta da tutti; dall’altra si propone come soggetto in grado di favorire l’integrazione fra utenti diversi e con diverse esigenze e bisogni, promuovendo percorsi di formazione e informazione ed eventi specifici che possano essere fruiti da pubblici diversi.”
Da ultimo, anche durante il lockdown sono state promosse delle video letture e delle sezioni di giochi accessibili, lavorando da una parte su utenti con disturbi specifici dell’apprendimento e, dall’altra, sulla formazione di insegnanti e genitori. Vengono, inoltre, attivati diversi servizi come lo sportello di consulenza e quello di riservare in biblioteca dei posti appositi con software, tablet e programmi.
