Presentiamo il testo di Merico Cavallaro, Onirico-filosofico, pubblicato per i tipi della Albatros-Il filo nel 2021. L’autore, insegnante liceale di filosofia e storia, si occupa da diversi anni, con pubblicazioni stampa e internet nonché convegni, di questioni di bioetica, diritti umani, educazione e filosofia.
Onirico-filosofico è un pamphlet di agevole lettura che, dopo apertura con Prefazione di Barbara Alberti, vuole invitare ad una riflessione seria sulle questioni che riguardano il nostro vivere quotidiano e la società, di cui siamo parte, evitando di fare inconcludenti chiacchiere da bar.
Quindi, l’obiettivo è quello di invitare al dialogo: la società migliora e cresce con il dialogo e questo è possibile solo quando c’è il riconoscimento dell’altro come uguale a noi, con il quale “com-unichiamo”.
Il libro tratta di questioni psicologiche ed etiche, cioè la nostra relazione con noi stessi e con gli altri, pedagogiche, cioè noi educatori dei nostri figli e della generazione che sarà la classe dirigente del nostro Stato, nonché questioni culturali in generale.
Volutamente a volte il ritmo del linguaggio nel testo viene cambiato per rompere l’isometria, la monotonia, del discorso di quello che è un saggio (perché questo libretto non vuole essere un saggio), per smorzare la stanchezza o la tensione ricordandoci che il linguaggio è lo strumento della nostra esteriorizzazione, del nostro esporre agli altri la nostra interiorità, quello che fa l’arte (uno dei nostri punti di attenzione principali) che con il suo linguaggio, i suoi suoni e le sue immagini, sia che ci piacciano che non, ci porta a riflettere.
Parlare di qualsiasi argomento si voglia, senza cognizione di causa e solo per la pretesa di parlare, non un principio democratico bensì un principio di grande ignoranza. Anzi, anche laddove si è nel campo più proprio della democrazia, cioè la politica, le parole andrebbero misurate e le idee andrebbero chiarite proprio per prendere decisioni giuste. Per giungere a questo, però, si deve avere necessariamente una preparazione adeguata per non correre il rischio di ricadere in una pretesa falsamente democratica.
