Nicoletta Manni è étoile del Teatro alla Scala di Milano: l’annuncio è arrivato la sera di mercoledì 8 novembre 2023, direttamente dal palco, mediante le parole del sovrintendente Dominique Meier.
Infatti, alla conclusione del balletto Oneghin, firmato dal coreografo John Cranko, Meier ha dato il lieto annuncio, rompendo le convenzioni del Teatro, tra lo stupore dei presenti: una ballerina così brillante, secondo il sovrintendente, può determinare un fuori regola. Meier, dopo aver ringraziato il corpo di ballo, nonché elogiato la professionalità della ballerina Nicoletta Manni, le ha conferito il prestigioso titolo di étoile. Già prima ballerina dal 2014, Manni raggiunge così il più ambìto ruolo per i danzatori.
Conosciamo meglio la meritevole ballerina
Pugliese, classe 1991, sin da bambina ha strenuamente inseguito il suo sogno, con costanza e determinazione. Ammessa all’Accademia Teatro alla Scala di Milano a dodici anni, dopo un periodo berlinese di circa tre anni partecipa, classificandosi al primo posto, alle audizioni per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano. L’anno successivo, come accennato, è Prima Ballerina. Nel 2015 riceve una candidatura al Prix Benois de la Danse per Le jeune homme et la mort di Roland Petit.
Dunque, da novembre 2023 è dunque nel ruolo di étoile: lacrime di gioia e commozione hanno segnato la sua immediata reazione alla notizia, giunta dopo anni di sacrifici e duro lavoro. Si tratta di un vero e proprio sogno che si avvera per una professionista della danza, ma che, in generale, può essere una fonte di incoraggiamento per giovani aspiranti ballerini e ballerine, la cui carriera può spiccare il volo sotto il segno della dedizione e dell’umiltà, come si può intuire dalla storia di Nicoletta Manni.
Sarà quindi memorabile per lei quella coreografia di Oneghin, in cui Manni ha partecipato come protagonista nel ruolo di Tatiana: coreografia che non solo l’ha vista rivestire i panni del personaggio principale, ma anche coronare un percorso grandioso, attraverso una notizia degna di una favola. La coreografia, infatti, l’ha vista esibirsi al fianco del già étoile Roberto Bolle: protagonista maschile in Oneghin, che ricopre il ruolo dal 2004.
Resta comunque una notizia inaspettata: nessuno, nemmeno la protagonista di questa incredibile vicenda, poteva immaginare questo svolgimento. E neanche il marito di Manni, il ballerino lettone Timofej Andrijashenko, a cui è legata da agosto di quest’anno: “Non sapevo nulla, non ho potuto neanche regalarle dei fiori” afferma l’arista. Insomma, la storia da sogno di Nicoletta Manni continua.
Storia che ha dell’incredibile, ma che è diventata già un libro: la ballerina ha pubblicato a ottobre del 2023 per Garzantila propria autobiografia, dal titolo parlante La gioia di danzare.
Una nuova stella del firmamento della danza, da adesso, può brillare ancora più forte.