Gli e-fuel sono carburanti destinati ai motori a scoppio che hanno origine sintetica. Nello specifico sono composti di idrogeno ai quali viene aggiunta anidride carbonica. È necessario, per essere considerati “puliti”, che l’idrogeno sia stato prodotto con elettrolisi dell’acqua al fine di poterlo separare dall’ossigeno utilizzando esclusivamente energia rinnovabile.
Uno dei nei che riguarda questa categoria di carburanti è la produzione costosa e particolarmente impattante sotto il punto di vista idrico. Sono infatti necessari, per ottenere un litro di e-fuel, all’incirca due litri di acqua. Tale processo dispendioso e impattante si riflette, manco a dirlo, sul prezzo finale che il consumatore sarà tenuto a pagare e che, ad oggi, viene stimato intorno ai 2,80 euro al litro.
L’accordo è stato raggiunto con lo scopo di consentire anche dopo il 2035 la produzione e la vendita dei motori a scoppio a patto che vengano utilizzati solamente carburanti sintetici, come gli e-fuel, e a basso impatto ambientale.
Della decisione dell’Ue non è rimasto soddisfatto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin poiché la Commissione europea non ha tenuto in considerazione la deroga ai biocarburanti richiesta dall’Italia.
Il ministro ha infatti dichiarato: “Contiamo che l’Europa non si dimostri irragionevole e sorda ai richiami che provengono da un paese impegnato a centrare, gli obiettivi che porteranno l’Europa a essere un continente energicamente neutrale entro il 2050.”
L’Ue non ha approvato la deroga ai biocarburanti in quanto non li considera a impatto zero per quanto riguarda le emissioni.