In un’Italia scossa, tra notizie veritiere ed allarmismi, dall’escalation del Coronavirus, abbiamo avuto l’occasione di confrontarci sul tema con l’On. Augusta Montaruli, giovane parlamentare di Fratelli d’Italia.
Avvocato, una formazione politica all’interno di Azione Giovani e di Azione Universitaria, assessore e consigliere prima comunale a San Mauro Torinese, poi regionale in Piemonte, portavoce nazionale di Giovane Italia, eletta per la prima volta alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche del 2018.
Onorevole, oggi viviamo l’emergenza Coronavirus: cosa è andato storto al punto da portarci ad essere il primo paese extra-asiatico per numero di contagi?
Semplicemente, il Governo ha bloccato solo i voli diretti con la Cina anziché sottoporre a controllo tutti coloro che venivano dalla zona del contagio, magari anche ricorrendo ad una sospensione temporanea di Schengen, come da noi chiesto a suo tempo.
Tra le voci che si rincorrono, alcuni in questo momento diffidano della cucina cinese. Ci sono collegamenti tra la ristorazione ed il rischio di contagio?
Il contagio avviene tra le persone. Per quanto concerne il cibo, vanno prese le ordinarie precauzioni. Invito tutti a leggere le linee guida dell’OMS e del Ministero della salute.
Lei, come moltissimi altri membri del Parlamento, è in viaggio di continuo. Non teme che negli spostamenti frequenti vi sia un maggior rischio di contagio?
Certamente siamo persone maggiormente esposte, ma dobbiamo affrontare l’emergenza con pragmatismo e non con il panico. Si fa prevenzione. Qualora poi si venga contagiati, va considerato che con una cura tempestiva, senza ulteriori situazioni critiche pregresse, si può guarire. Non spaventiamoci e non facciamo prevalere la paura, che può solo peggiorare le condizioni generali e personali.
Quali sono le misure che ad oggi sta prendendo il Governo per arginare e portare a soluzione il fenomeno? Quale è la sua posizione in merito?
E’ appena stato adottato un apposito DL. Si tratta di misure restrittive che ci trovano concordi, perché in assenza di vaccino sono le uniche che possono fermare il contagio, il quale colpisce mortalmente prevalentemente persone fragili come gli anziani. In una nazione come la nostra, dove l’età media e’ molto alta, misure di prevenzione in tal senso sono doverose. Bisogna però evitare la speculazione e lo sciacallaggio nell’emergenza. A tal proposito io ho presentato un emendamento al testo. Fratelli d’Italia e’ in prima linea per sostenere le misure necessarie per arginare l’impatto economico di tale emergenza.
In conclusione, il 29 marzo gli italiani andranno a votare su di un referendum poco pubblicizzato, quello sul taglio dei parlamentari. Teme che la minaccia di contagio faccia slittare il referendum? E quale è la sua posizione e di Fratelli d’Italia nel merito?
In realtà, anche i muri in Italia sanno che c’è il taglio dei parlamentari. Fratelli d’Italia si è espresso a favore di questa misura. Inoltre si, è vero che ad oggi l’attenzione sia alta sul contagio, ma personalmente non credo che si possa prospettare un rinvio del referendum alla situazione attuale.