Con FIDAS la passione per i motori diventa solidarietà
La passione per le due ruote, la sicurezza stradale, la donazione del sangue. Ci sono loro alla base dello spirito che anima l’iniziativa “Metti in Moto il Dono”. Un evento giunto alla sua terza edizione e che coinvolge una serie di tour organizzati dalla Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue (FIDAS).
In sella per la donazione di sangue
Un giro a bordo di moto, vespa e scooter partita il 27 Maggio a Vicenza e il 29 Maggio a Bari, che continuerà fino ad Ottobre 2023 su numerose strade d’Italia con motoraduni che vedranno come protagonisti i donatori di sangue appassionati delle due ruote. Sono centinaia i partecipanti che hanno aderito a questa iniziativa, con l’obiettivo di promuovere la donazione di sangue ed emocomponenti. Un gesto semplice, gratuito, che permette ogni giorno di salvare numerose vite umane e che garantisce le cure ai pazienti affetti da patologie anche rare. Si stima che in Italia siano 1800 i pazienti che necessitano ogni giorno di una trasfusione di sangue o plasma. Alcune servono in casi di interventi chirurgici o incidenti stradali, altri per continuare un percorso di terapia indispensabile.
La parola al presidente FIDAS Nazionale
Il presidente della FIDAS Nazionale Giovanni Musso, nel presentare l’iniziativa ha dichiarato:
“L’arrivo dell’estate può rappresentare un momento giusto per conoscere il mondo della donazione di sangue. Con Metti in Moto il Dono è possibile vivere sia l’appagante esperienza del viaggio a due ruote sia incontrare e conoscere l’universo dei donatori di sangue: persone appassionate che trovano nel gesto altruistico del donare sangue non solo grande soddisfazione, ma lo identificano nella condivisione di un momento sociale di grande valore. Un gesto che impegna poco tempo, aiuta chi dona a controllare il proprio stato di salute, riesce a salvare vite e rendere la vita dei pazienti, che hanno bisogno di sangue o emoderivati, più serena. Lo scopo dunque di questa nostra iniziativa è nel non far dimenticare, soprattutto in estate, quanto donare sia qualcosa di davvero impattante positivamente sia per le persone sia per la collettività”.
