Tra le notizie degli ultimi giorni, una in particolare è saltata agli occhi di molti: un ragazzo toscano, Edoardo di Pietro, si è laureato nel Metaverso, attraverso un avatar e un’aula virtuali.
Metaverso? Una parola altisonante che può spaventare le persone di una certa età o le persone lontane dal mondo tecnologico. Questa innovazione rappresenta, però, la nuova frontiera del digitale.
Cos’è il Metaverso?
Il termine Metaverso – combinazione delle parole ” meta” (dentro) e “universo” – è stato coniato dal brillante e lungimirante autore Neal Stephenson nella sua opera di stile cyberpunk Snow Crash (1992). Nell’ opera il protagonista, attraverso un avatar, viene trasportato in una realtà parallela totalmente virtuale.
È incredibile come trent’anni dopo questo mondo, un tempo utopico e fantascientifico, stia diventando un fenomeno in continua progettazione e crescita.
Il Metaverso rappresenta una realtà virtuale in cui le persone possono accedere, tramite l’utilizzo di visori ed altre tecnologie, ad un ambiente 3D con un proprio avatar. Nel Metaverso si possono vivere molte esperienze della vita quotidiana: parlare con gli amici, giocare, guardare film, praticare attività sportive, organizzare meeting di lavoro ecc.
Il Metaverso è quel mondo che abbiamo visto più volte in film come Matrix e Ready Player One o in serie TV come Black Mirror.
Cosa serve per accedervi? Una computer ed una buona connessione ad Internet per cominciare. Basterà, poi, iscriversi a siti appositi per entrare in questo mondo. Quindi l’accesso e’ semplice, poiché il Metaverso non ha blocchi come il Deep web.
Per vivere al meglio l’esperienza è consigliato utilizzare un visore VR o qualche accessorio che consenta di proiettarsi nel mondo virtuale.
Una nuova realtà per tutti
Di questo fenomeno, si è iniziato a parlare da relativamente poco. Nel 2021 il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha dato via al progetto Meta, ribattezzando il suo progetto originario. Entro il 2023, Meta lancerà ufficialmente Project Cambria, il suo primo visore per il metaverso.
«Nel metaverso sarai in grado di fare quasi tutto ciò che puoi immaginare: stare insieme ad amici e familiari, lavorare, imparare, giocare, fare acquisti, creare e vivere esperienze completamente nuove che totalmente differenti a quelle che viviamo oggi con i computer e i telefoni di oggi. In questo futuro, sarai in grado di teletrasportarti istantaneamente come un ologramma per essere in ufficio senza fare il pendolare, a un concerto con gli amici o nel soggiorno dei tuoi genitori per recuperare il ritardo. Questo aprirà più opportunità, non importa dove vivi. Sarai in grado di dedicare più tempo a ciò che conta per te, ridurre il tempo nel traffico e ridurre le tue emissioni di CO2», così ha dichiarato Zuckerberg all’annuncio del progetto.
Il fondatore di Facebook è stato uno dei primi ad esporsi su questa nuova realtà. Poco dopo, anche Microsoft ha annunciato che, dal 2022, integrerà il Metaverso nella piattaforma Teams, con una funzionalità di nome Mash: gli utenti potranno creare un avatar con cui partecipare alle riunioni di lavoro.
Le big tech potranno raggrupparsi nel Metaverse Standards Forum, un luogo per riunirsi, definire gli standard e progettare al meglio questa terza dimensione; ne faranno parte Meta, Adobe, Microsoft, Huawei, Nvidia, Epic Games e tante altre. Apple è invece assente.
Le applicazioni del Metaverso toccheranno un numero sempre più ampio di ambiti. Innanzitutto il mondo gaming ma anche il mondo dell’istruzione, della moda, dell’arte, dello spettacolo e del food and beverage.
È sicuramente un mondo particolare quello del Metaverso e descriverlo non è semplice. Ma il mondo stesso della tecnologia è estremamente particolare e in continuo movimento.
Recentemente Elon Musk e il Papa si sono incontrati in un’udienza, proprio per parlare delle novità della tecnologia e dei servizi che essa offre. Sicuramente è un buon punto di partenza per cercare di capire il mondo tecnico.
Accettarlo non è semplice, soprattutto per le vecchie generazioni. Ma non bisogna guardare di cattivo occhio il Metaverso e altre novità. Queste innovazioni sono progettate sì, per semplificare la vita ma è necessario ricordare che si tratta pur sempre di un universo intangibile e il suo intento non è quello di sostituire la vita reale.