Anche su Netflix Tim Burton decide di sfondare le classifiche e lo fa elegantemente con la serie spin-off del celebre franchise sulla Famiglia Addams. Una prima stagione tutta incentrata sulla primogenita Mercoledì Addams.
Interpretata dalla bravissima Jenna Ortega, il personaggio di Mercoledì contestualizzato al mondo odierno difficilmente si confà alle abitudini liceali statunitensi. Diremmo proprio che si tratta della classica bulla della classe che prende di mira i più deboli, a prima vista. Ma ha del personale: una scampata condanna per tentato omicidio che grava sulla sua testa come se fosse una spada di Damocle. Pur essendone macabramente fieri, Gomez (Luiz Guzmàn) e Morticia (Catherine Zeta Jones) decidono di “aiutare” la loro bambina affinché ritrovi la retta via, mandandola nella prestigiosa scuola privata per reietti dove è nato il loro amore.
La ragazza teme sempre che l’ombra di sua madre possa prevalere su di lei: è stata la prima in scherma, uno dei membri più importanti della setta Belladonna, e la ragazza più ambita della scuola che è costata la vita ad un suo pretendente. Mercoledì fa fatica ad ambientarsi, ma col tempo cerca di trovare la sua strada attraverso le cose che le riescono meglio: risolvere i misteriosi fatti inquietanti della scuola e della città di Jericho. I suoi amici saranno persone del tutto particolari, sirene, lupi mannari, mostri particolari che non faranno altro che aumentare il suo spirito di avventura.
Qualcuno avrebbe mai detto che Mercoledì avrebbe saputo coinvolgere gli spettatori nel suo mondo tetro? Così non sembrava, eppure si è dimostrato un personaggio in grado di catturare ottimamente l’attenzione. I primi episodi sono abbastanza lenti affinché il mondo intorno alla protagonista inizi ad essere più chiaro. Poi il racconto inizia a prendere forma, proprio nel classico stile Burton, con alcune scene epiche tra cui quella del famoso ballo di Jenna Ortega, interamente coreografata da lei e spopolato sui social a partire da TikTok.
L’intera serie è in perfetto stile dark academy, persino la colonna sonora. Ancora di più lo è la scelta del regista di portare sullo schermo una mano più realistica possibile, data la sua importanza storica fin dagli anni ‘60. Ma ciò che rende questa serie ancora più dark è stata l’interpretazione di Jenna Ortega del personaggio: è riuscita a non sbattere le palpebre. Un’idea dell’attrice arrivata lì sul set ma molto apprezzata dal regista Tim Burton che le avrebbe chiesto espressamente di non sbattere le palpebre per tutta la durata della serie. In un post diffuso sul profilo ufficiale di Netflix viene specificato così:
“Dopo aver provato una scena in cui non ha sbattuto le palpebre, Tim Burton si è talmente innamorato del risultato che ha detto a Jenna Ortega di non farlo più per tutta la durata delle riprese di Mercoledì. Quindi non l’ha più fatto”.
Otto episodi da non perdere!
