Bruxelles, 23 gennaio 2025 – Il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che condanna fermamente la disinformazione russa e l’uso strumentale della storia per giustificare la guerra contro l’Ucraina. Con 480 voti favorevoli, 58 contrari e 48 astensioni, i deputati hanno respinto le narrazioni del Cremlino, denunciando la loro funzione propagandistica e chiedendo un rafforzamento delle misure per contrastare i “Futili tentativi di giustificare una guerra di aggressione illegale”
Nella risoluzione approvata, il Parlamento “respinge le affermazioni storiche del regime russo sulla storia e l’identità nazionale dell’Ucraina come futili tentativi di giustificare una guerra di aggressione illegale”. I deputati condannano inoltre “l’incapacità della Russia di riconoscere le proprie responsabilità per i crimini sovietici e il suo tentativo di reprimere le ricerche storiche e i dibattiti pubblici su tali questioni”, affermando che ciò ha contribuito “alla capacità dell’attuale regime russo di rivitalizzare le politiche imperialiste e strumentalizzare la storia per i suoi scopi criminali”.
Secondo il Parlamento“L’UE deve intensificare la lotta contro la disinformazione russa”.
L’Europarlamento esprime “Profonda preoccupazione” per il rilassamento del fact-checking sui social media e lancia un appello affinché l’Unione Europea e gli Stati membri “aumentino e coordinino meglio gli sforzi per contrastare la disinformazione, la manipolazione delle informazioni e le ingerenze da parte della Russia”. Questo è considerato un passo essenziale per “proteggere l’integrità dei processi democratici e rafforzare la resilienza delle società europee”.
Tra le misure proposte dai deputati figurano:
- L’ampliamento delle sanzioni nei confronti dei media russi che promuovono campagne di disinformazione a sostegno della guerra in Ucraina.
- L’attuazione piena di tali sanzioni da parte degli Stati membri e il rafforzamento delle risorse destinate alla lotta contro la propaganda russa.
Un maggiore sostegno ai media indipendenti russi in esilio, per favorire una maggiore pluralità nel panorama informativo in lingua russa
Un altro punto chiave della risoluzione riguarda il ruolo delle piattaforme social nella diffusione della propaganda russa. Il Parlamento esprime “profonda preoccupazione per i recenti annunci fatti da Meta e X in merito a un allentamento delle loro norme in materia di verifica e moderazione dei contenuti”, sottolineando come questa decisione possa “consentire alla campagna di disinformazione della Russia di diffondersi ulteriormente in tutto il mondo”.
Per questo motivo, i deputati chiedono alla Commissione Europea e agli Stati membri di “applicare rigorosamente la legge UE sui servizi digitali” (DSA), ritenendola uno “strumento importante della lotta contro la disinformazione russa”.