L’oms torna da Wuhan: il Covid-19 ha avuto origine animale

La troupe di 17 componenti dell’OMS, dopo un lungo periodo di trattative con la Cina, che non voleva scienziati nei luoghi di origine del virus, è tornata da Wuhan. La scoperta, o piuttosto la conferma, è stata l’origine del SarsCov2: animale. Oltre a ciò, però, risultati sono stati inferiori alle aspettative.

“Non abbiamo scoperto qualcosa capace di cambiare in modo sostanziale la storia. Non sappiamo che ruolo abbia avuto il mercato del pesce di Huanan, ma abbiamo aggiunto nuovi dettagli per la nostra comprensione e per gettare le basi dei prossimi passi da seguire”, così ha spiegato Peter Ben Embarek, capo del team di scienziati, dopo circa tre ore di conferenza stampa. Le lunghe discussioni, alimentate dalla volontà della Cina di nascondere i luoghi di origine del coronavirus, generate sulla base di espedienti di trattative diplomatiche e sanitarie, non hanno portato le informazioni necessarie. Così viene da chiedersi chi altro potrà fare luce sulla vicenda, se neppure l’OMS, al netto di un primo approdo in terra cinese che sarà seguito, si spera, da altri studi, è in grado di svelare l’arcano sulla genesi del Covid-19. L’emergenza pandemica ha colpito 107 milioni di persone nel mondo, 2.3 dei quali sono deceduti; a oggi, i dubbi dovrebbero essere in fase di svelamento, mentre, in verità, tutto ancora tace.

Il dottor Embarek ha enumerato quattro ipotesi sull’inizio del contagio:

I. Trasmissione diretta del Covid-19 da una specie animale all’uomo;

II. Salto attraverso una specie intermedia;

III. Diffusione attraverso la catena alimentare;

IV. Errore di laboratorio.

Tuttavia, gli esperti intendono escludere l’ipotesi di fuga dal laboratorio, ritenuta “estremamente improbabile”. Invece, in merito alla specie animale dalla quale sarebbe partito tutto, il team non se la sente di esporsi mediante precise indicazioni: “I dati puntano verso i pipistrelli, ma è improbabile che questi animali si trovassero a Wuhan”.

E così, la spedizione che sembrava essere se non risolutiva, almeno chiarificante, si è dimostrata un flop. La discussione relativa alle mancate autorizzazioni della Repubblica di Xi – che, comunque, ha fatto affiancare il team dell’OMS da un’équipe di 17 scienziati cinesi – ha fatto intendere la volontà del leader della Tigre d’Oriente di oscurare i fatti; mentre l’esito delle ricerche ha lasciato spazio ai già numerosi interrogativi.

Urge, al più presto, chiarezza sulle cause che hanno portato il mondo in pandemia, la quale tiene ancora sotto scacco il pianeta, e che hanno devastato l’economia di tutti gli Stati. Tranne, ovviamente, quella della Cina.

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