Dopo ore di riflessione Carlo Calenda ha deciso – annunciandolo durante la trasmissione ”mezz’ora in più” di Lucia Annunziata – di porre fine all’alleanza con il Partito Democratico.
“È stata una delle decisioni più sofferte che ho preso da quando ho deciso di fare politica” – spiega Calenda – “Ho fatto un patto con il Segretario del PD avendo sempre in mente l’idea di costruire un’alternativa di governo. Perché io ed Enrico Letta siamo simili, abbiamo la credibilità per affermare che c’è un’altra Italia possibile, un’Italia che non promette, ma realizza.
L’alleanza però in questi 5 giorni si è via via sempre più trasformata, con l’ingresso anche di chi ha votato 54 volte la sfiducia a Draghi o di ex M5S.
E allora mi sono un po’ perso. E ho capito che la sinistra si è fatta sfuggire l’ennesima occasione di crescere senza dover ricorrere a Fratoianni e Bonelli, e domani al M5S.
La presenza in coalizione di chi non voleva l’Agenda Draghi ha dimostrato come sarà la loro campagna elettorale: non sarà contro la destra ma demolirà l’area liberale dell’alleanza. E tutto agitando il ‘pericolo fascista’.
È una strada più impervia rispetto all’accordo con il PD, ma la percorriamo con onore e coraggio. Nella politica c’è un elemento ideale che non si può sempre mettere nel cassetto”.
“Mi scuso con gli italiani – conclude Calenda – per aver tenuto appeso il Paese per una cosa molto piccola, ma che per noi di Azione è molto grande. E adesso comincia la vera sfida”.
Enrico Letta, amareggiato, dichiara: “Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia”.
Attimi di riflessione per +Europa, federati con Azione.
”Quattro giorni fa, quattro non 40, il Pd, Calenda, Più Europa siglano un accordo politico – peraltro per ironia della sorte la bozza scritta da Calenda, benissimo. Bravi tutti, applausi. Dal giovedì io comincio a sentire rumori su Calenda che ‘non regge i suoi’ e arriviamo ieri col segretario del mio partito, Della Vedova – che ha la pazienza di un santo – che ancora prova a parlare con Calenda. Calenda che però dice inutile che ci vediamo, è una perdita di tempo”. Così Emma Bonino, senatrice di +Europa. ad In Onda su La7. “Stamattina da Benedetto Della Vedova apprendiamo ‘Calenda ci ha detto che la cosa è chiusa, amen e arrivederci'”. Se sia stato un incidente di percorso o premeditato? “Non lo so, io avevo molta fiducia. Credo non sia serio cambiare opinione ogni tre giorni specialmente da una forza politica che si candida a partecipare al governo di un Paese. Io su questa strada non lo posso seguire. Domani il segretario del mio partito ha convocato una direzione, parleremo, ma ad oggi la situazione è che Calenda ha chiuso e sbattuto la porta“.
“C’è grande sorpresa per la decisione unilaterale presa da Calenda. Noi continuiamo a dare una valutazione positiva al patto col Pd“. Lo dice il deputato e presidente di +Europa, Riccardo Magi. “Nel patto siglato col Pd era evidente che ci sarebbero state altre liste ed era evidente che ci sarebbe stato un rapporto politico privilegiato con noi, basato sulla continuità dell’azione del governo Draghi, rispetto al patto elettorale con le altre liste. Ieri Letta lo ha ribadito“. Rispetto ad Azione, “per noi la priorità era mantenere l’unità della federazione, prendere decisioni insieme e poi mantenerle. Serietà è anche questo”.
“Valutiamo la rottura della federazione con Calenda”, conclude Magi.
Matteo Renzi, intervenendo nel dibattito, scrive su twitter: “Tra tante difficoltà, internazionali e domestiche, ora è il momento della Politica con la P maiuscola. Abbiamo una opportunità straordinaria #TerzoPolo”.
Nel frattempo Federico Pizzarotti, ex Sindaco di Parma, ha annunciato che la sua Lista Civica Nazionale correrà con Italia Viva di Matteo Renzi alle prossime elezioni politiche: “Dopo molti giorni di balletti indecorosi, con la Lista Civica Nazionale abbiamo deciso di stare con chi a queste danze non ha partecipato. Saremo con Matteo Renzi e con chi crede nel nostro progetto civico e riformista”.
L’operazione “terzo polo” è comunque tutta da costruire ma nelle ultime ore sono state gettate basi importanti.
Azione deciderà di aggregarsi? Calenda ha lasciato ampi spiragli aperti: “vedremo se andremo con Renzi, farò scelte idealiste”.
Non ci resta che attendere, il colpi di scena sono sempre dietro l’angolo