Antonello Di Pinto, scrittore, pittore, esperto d’arte, sorprende ancora con la sua nuova fatica letteraria: “Archangel, il sottile confine tra giustizia e vendetta”.
L’autore, lucano doc (ma cittadino del mondo), sceglie Roma per la prima presentazione in trasferta del suo nuovo romanzo, quella stessa Roma inquieta e popolata da un’umanità cinica, violenta, nella quale Gennarino Amore, protagonista del libro, vive il ruolo di vittima e potenziale carnefice allo stesso tempo.
Nel romanzo, la vita di un uomo qualunque viene stravolta dall’uccisione della figlia e della moglie, durante una rapina in casa. Gennarino Amore, si trasforma da mite portiere di notte della periferia di Roma in un giustiziere sul filo tagliente tra giustizia e vendetta, ma che nel black-out dell’ ira e disperazione troverà una nuova luce, una nuova pace.
È una storia attuale, un romanzo di fantasia (forse), in un Paese ingolfato da una giustizia lenta, tardiva, dove spesso i genitori sopravvivono ai figli, davanti al paradosso di una condizione snaturata.
Lo specchio è quello di una società attuale, disciplinata da iter giudiziari Kafkiani, lontani da quell’istinto primordiale di giustizia che si conserva ancora nella genetica dell’homo sapiens sapiens. E poi i media, lo share, l’omicidio che diventa strumento di ascolti, notizia, quasi scevro dal dolore reale di un padre, dalla vera sofferenza provocata dall’atto cruento, che diventa fatto, cronaca.
Antonello Di Pinto è un artista vero, perciò nulla di ciò che dipinge è frutto della pura fantasia. Il romanzo è come un sogno, un viaggio onirico dal quale ci svegliamo nella piena coscienza che nulla di quanto è successo è realmente accaduto, ma quei sapori e quelle sensazioni rimangono sulla pelle e nel petto anche da svegli. Ed ecco che l’arte diventa realtà, come in un quadro l’autore ci accoglie nelle sue 183 pagine che scorrono velocemente, in un clima che cresce di capitolo in capitolo.
Il romanzo, edito da Armando Curcio Editore, sarà presentato a Roma domani, 14 luglio, alle 18.30 presso la Galleria della Pigna, palazzo Maffei Marescotti, in via della pigna n.13/a.
