Nel dibattito politico italiano si è inserita un’inchiesta giornalistica di Fanpage che metterebbe in luce diversi legami tra la gioventù politica legata a Fratelli d’Italia e ambienti di estrema destra, con tendenze neofasciste. L’inchiesta, intitolata “Gioventù Meloniana”, si è rapidamente guadagnata l’attenzione nazionale per le sue rivelazioni scioccanti e le implicazioni politiche di vasta portata. L’indagine di Fanpage, realizzata attraverso una serie di video, documenti e testimonianze, esporrebbe connessioni tra alcuni esponenti giovanili – due dei quali, Flaminia Pace ed Elisa Segnini, già dimessisi – del partito guidato da Giorgia Meloni e ambienti dalle tendenze antisemite, nostalgiche e razziste.
Fanpage ha lavorato per mesi sotto copertura. I giornalisti, in particolare una giornalista sotto copertura che si è inserita lentamente nel mondo politico della destra meloniana, hanno documentato conversazioni in cui si fa riferimento a strategie politiche e metodi di aggregazione in cui si esprimono ammirazione e sostegno per figure storiche del fascismo italiano. Tra i bersagli dei cori, perfino una senatrice di FDI, di religione ebraica, Ester Mieli. “Non ritrovo la realtà che conosco di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale. È evidente che la presenza di elementi nostalgici piegati ad un passato riprovevole e criminale non mi appartengono”, ha dichiarato.
La pubblicazione dell’inchiesta ha provocato immediate reazioni politiche. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, dopo settimane di silenzio, è uscita allo scoperto a seguito della seconda parte dell’inchiesta, presentata durante un evento organizzato da Fanpage con ospiti come Saviano e Formigli. Ha annunciato l’apertura di un’indagine interna al partito per fare chiarezza sui fatti emersi e, a margine del Consiglio Europeo, ha dichiarato: “Come ho detto tante volte e ribadisco, penso che chi ha sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici abbia sbagliato la propria casa. Questi sentimenti sono incompatibili con Fdi, con la destra italiana e con la linea politica che abbiamo chiaramente definito in questi anni. Su questo non accetto che ci siano ambiguità”. Ma ha anche sostenuto che “infiltrarsi nei partiti è da regimi”.
Dall’altro lato, l’opposizione ha colto l’occasione per attaccare duramente il partito di Meloni. Diverse forze politiche hanno chiesto un’indagine parlamentare per verificare l’estensione di queste connessioni e l’impatto che potrebbero avere sulla politica nazionale. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno chiesto una presa di posizione forte e decisa da parte delle istituzioni per contrastare la deriva estremista che potrebbe minare la democrazia italiana.
L’inchiesta “Gioventù Meloniana” solleva importanti domande sulla presenza e l’influenza di ideologie estremiste nella politica italiana, soprattutto a destra. Se da un lato metterebbe in luce un problema specifico all’interno di un partito, dall’altro aprirebbe un dibattito più ampio sulla diffusione di idee neofasciste tra i giovani e sulla capacità delle istituzioni di monitorare e contrastare tali fenomeni.