L’inadeguatezza di un Governo appesa ad un filo: monopattini al posto del cibo

Dai termini bellicosi come “coprifuoco” ai bonus monopattino, su questa dualità si muove la gestione del Governo della pandemia in Italia, alternandosi con fin troppa leggerezza tra le due linee.

Le misure intraprese dal Conte Bis non hanno fatto altro che portare ancora più incertezza fra la Gens Italiae, che tra continui DPCM e annunci di “lockdown light” (termine coniato dal sottosegretario PD al Ministero della sanità Zampa), sembra sempre più disorientata, complice anche un servizio pubblico d’ informazione particolarmente discutibile, e mentre il paese è nel tracollo più totale, di “light” sembra essere rimasto solo il philadelphia preso d’assalto dai più previdenti nei frigoriferi dei supermercati.

La situazione si fa sempre più pesante, e sotto il pressing della previsione di circa 1 milione di posti di lavoro persi nelle PMI, il Consiglio dei Ministri si salva in calcio d’angolo frenando i licenziamenti fino al 21 Marzo e bloccando la riscossione delle cartelle esattoriali fino a fine anno (con un costo per lo Stato di oltre mezzo miliardo). Queste misure bastano? La risposta è no, come confermato dai tumulti di piazza delle ultime settimane, come quelli di Piazza del Popolo e Campo de’ Fiori.

Sei mesi di tempo per partorire un sistema fallimentare, inadeguato, rigettato dalle piazze che il Governo ha furbescamente ignorato mettendo come gli struzzi la testa nella sabbia.

Come fa notare il direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti dai prodromi della seconda ondata, gli investimenti andrebbero fatti altrove: sicuramente non nei semplici bonus erogati dallo Stato. Trasporti? Infrastrutture? Industrie? Sostegno alle piccolo e medie in prese? Ma siamo sicuri che servano ancora questi tanto nominati bonus?

A Napoli, Whirpool ha chiuso i battenti licenziando 400 lavoratori tramite SMS, che bonus riceveranno?

In sostanza il popolo italiano se la cava tutto tranne che bene e per non farci mancare nulla, il 3 Novembre, è arrivato il “grande” giorno del Click Day per il bonus monopattino, con conseguente down del sito del Ministero dell’Ambiente e sacrosanta indignazione dalle opposizioni. Quello che doveva essere un trionfo si è trasformato nel principe dei fallimenti, segnale tutt’altro che incoraggiante, d’altronde si sa, gli uomini sono onnivori, ma ancora i monopattini e biciclette non abbiamo imparato a digerirli…

Siamo alle cronache del Kali Yuga, cari nostri lettori.

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