Leggiamo insieme

In partnership con Lapaginabianca.docx

È finalmente giunta l’estate: l’attesissimo periodo in cui gli italiani ricordano di saper cantare in spagnolo, i tre mesi in cui possono staccare dalla frenesia invernale e concentrarsi sulle ferie. Dopo mesi di impegno professionale e di fatiche accumulate di settimana in settimana, arrivano il tempo libero, le uscite con gli amici, le vacanze presso le più svariate mete e le riunioni di famiglia.

È certo che un momento di pausa serve a tutti, specialmente dopo l’ultimo inverno trascorso forzatamente tra le mura di casa. La necessità di evasione fisica e mentale si fa sempre più pressante e l’estate, si sa, è la stagione adatta per soddisfarla. Sono moltissimi coloro che decidono di spostarsi verso mete lontane per scoprire luoghi esotici o famose capitali, ma c’è anche chi preferisce dedicarsi al completo relax, rifugiandosi presso le proprie abitazioni in riva al mare o nei paesini più freschi che punteggiano colline e montagne. Qualunque meta venga scelta per trascorrere questo periodo di pausa dalla frenesia invernale, un compagno di viaggio immancabile resta sempre un libro da leggere. Che sia il romanzo rosa in testa alle classifiche o quel famoso classico che si rinvia da mesi, la lettura resta sempre un’attività ottima per svagare la mente ed evadere dalla realtà. D’altronde già Seneca, nel I secolo d.C., descriveva l’Otium come il momento in cui l’uomo ritrova sé stesso attraverso la cura dei propri interessi intellettuali.

Oggi, con la consapevolezza che un libro può arricchire qualsiasi esperienza di vita, ecco tre consigli di lettura per quella che è la situazione più tipica di un’estate italiana: una calda giornata in riva al mare. La possibilità di perdersi tra le pagine di un romanzo cullati dal suono delle onde del mare, è un piccolo guilty pleasure da non sottovalutare.

Stefano Benni “Il Bar sotto il mare”, Feltrinelli, Milano, I edizione “Universale Economica”, 1987

Se nella vostra città arrivasse un turista, un giornalista, un semplice passante e vi chiedesse “Dove posso recarmi per conoscere le storie degli abitanti di questo quartiere? ”il primo posto da indicare sarebbe certamente il bar della piazza. Magari quello in cui gli anziani del posto si riuniscono nel pomeriggio a bere qualcosa di fresco commentando le ultime notizie o ricordando tempi andati. Quello in cui il barista, uomo attempato, ormai conosce alla perfezione tutte le ordinazioni dei suoi clienti abituali e si unisce a loro come al suo gruppo di più cari amici. Stefano Benni l’ha immaginato proprio così il suo “Bar sotto il mare”: descrive un meta-luogo in cui, il punto di ristoro, diventa archivio di aneddoti sui più svariati personaggi di un mondo immaginario.

Questa raccolta di racconti è diretta, immediata, non si perde in chiacchiere. Il protagonista vede un uomo scendere delle scalette immergendosi a poco a poco nel canale della città di “Brigantes” e immediatamente si ritrova al bar sotto il mare, in una notte particolare: “questa è la notte in cui ognuno dei presenti racconterà una storia”.

Dopo i tre uomini col cappello, che sono i primi ad iniziare, Benni trasporta i suoi lettori attraverso le parole del cane nero, della sirena, della bambina e di tutti gli altri clienti, incluso l’ospite della sera perché “chiunque entra nel bar sotto il mare deve raccontare una storia”.

È una lettura leggera ma appassionante, ideale per chi vuole assaporare con calma ogni storia tra un bagno e una chiacchierata col vicino di ombrellone. La scrittura di Benni è semplice ma mai banale e le sue storie riescono a catturare facilmente l’attenzione di ogni lettore.

Leonardo Sciascia, “A ciascuno il suo”, Einaudi, 1966

Stare in spiaggia è molto rilassante ma ci sono davvero tantissime distrazioni: i bambini che giocano a palla, i telefoni che squillano, i venditori di cocco… e la lista si allunga sempre di più. Per questo, tra i consigli di letture in riva al mare, non poteva mancare un romanzo giallo: non esiste niente di più intrigante per mantenere alta l’attenzione se non un bel mistero da risolvere.

Leonardo Sciascia offre l’occasione perfetta per una lettura appassionante ma non scontata.

Il suo romanzo, “A Ciascuno il suo”, racconta la storia di un omicidio avvenuto in un piccolo paesino siciliano, non specificamente definito ma identificabile con il luogo di origine dello scrittore. Oltre ad una trama coinvolgente, la vera peculiarità del romanzo sono i personaggi: Sciascia accompagna il lettore attraverso le dinamiche di un piccolo centro siciliano in cui il farmacista assolve anche al ruolo di confessore degli abitanti, in cui tutti sanno tutto ma nessuno dice niente, in cui l’unico uomo davvero interessato a  risolvere il caso è il professor Laurana che supera anche gli inquirenti nelle indagini e deve usare le sue conoscenze personali per andare fino in fondo alla faccenda.

Uno scritto tipicamente sciasciano. La narrazione dei fatti si svolge sullo sfondo di una società simile ad un ecosistema chiuso, in cui ogni personaggio ha un ruolo e delle caratteristiche peculiari, come un’opera teatrale in cui il lettore è lo spettatore in prima fila trascinato al centro della scena dalle abili parole dello scrittore.

Il romanzo giallo è una scelta sicura per la lettura in vacanza: non bisogna impegnarsi troppo a livello intellettuale ma riesce a ricreare quella piacevole evasione metafisica nell’immaginazione di chi si addentra tra i meandri dei suoi misteriosi meccanismi.

Ernest Hemingway, “ll vecchio e il mare”, Mondadori, 1952

L’ultimo libro consigliato è una scelta per i più riflessivi, per coloro che impiegano anche le giornate di relax per addentrarsi nei profondi ragionamenti sull’animo umano. Forse il momento migliore per affrontare questi tipi di letture è proprio l’estate, quando la propria mente, come la propria agenda, non è oberata dalle attività lavorative.

Questo romanzo è uno dei capolavori di Hemingway, grazie al quale vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1954. È molto breve, leggibile in una sola mattinata probabilmente. Lo stile di scrittura dell’autore risulta lineare, così sobrio da sembrare scarno e, per questo, facilmente leggibile anche durante le vacanze.  Anche la trama è molto semplice: il protagonista è Santiago, un pescatore cubano ormai avanti con l’età che, da ben 84 giorni, non riesce più a prendere pesci. Spronato dal giovane Manolin, continua ad uscire in barca ogni notte finché un grosso marlin abbocca al suo amo ottenendo così, dopo numerose fatiche, la preda più grande della sua vita. Purtroppo, le difficoltà di Santiago non finiscono lì, infatti, egli dovrà imparare una lezioni ancora più importanti durante il tragitto di ritorno verso casa.

Ricco di contenuti metaforici, “Il vecchio e il mare” è un esempio della magistrale bravura di Hemingway: le sue semplici parole sono vere e proprie chiavi per la riflessione esistenzialista di cui è uno dei portavoce più illustri.

Una scelta coraggiosa sotto l’ombrellone ma che, certamente, non deluderà un lettore disposto ad interpretare la breve storia del vecchio e il mare.

Si concludono qui le proposte di lettura in spiaggia. Non è questa, però, l’unica possibilità di scelta per le proprie ferie. Proprio per questo, nel prossimo articolo della rubrica, ci saranno altri luoghi ed altri consigli, a fare da protagonisti.

In ogni caso, un libro può essere parte integrante di qualsiasi vacanza, arricchendone i ricordi e amplificandone le sensazioni, come le colonne sonore fanno con i film.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here