Lavori di ristrutturazione al Louvre: la Gioconda torna a casa

La regione Lombardia si candida per ospitare il capolavoro di Leonardo Da Vinci durante i lavori di ristrutturazione al museo parigino

In una nota confidenziale dello scorso 13 gennaio, indirizzata al ministero della Cultura francese, la Presidente del Louvre, Laurence des Cars, ha lanciato l’allarme sulle criticità strutturali del prestigioso museo, denunciando “livelli di obsolescenza inquietanti” e “spazi degradati” che rischiano di compromettere la conservazione di numerose opere d’arte.

Nella nota, pubblicata dal quotidiano Le Parisien il 22 gennaio, è stata ribadita l’urgenza di intervenire con dei lavori di ristrutturazione, volti a ridisegnare e riqualificare gli spazi interni ed esterni del museo. 

I lavori inizieranno alla fine del 2025 e continueranno fino al 2031.

Il progetto prevede la creazione di un secondo ingresso sotto il colonnato di Perraud, nella parte orientale del Museo, verso il Pont Neuf, oltre alla simbolica Piramide di vetro realizzata dall’architetto sino-americano Ieoh Ming Pei e inaugurata nel 1989. L’attuale Presidente francese Emmanuel Macron ha definito obsoleta la struttura-simbolo del Louvre, annunciando una campagna di riqualificazione dell’intero edificio.

In merito agli spazi interni, sono molte le preoccupazioni destate dai lavori di ristrutturazione. Infatti, sarà necessario spostare e mettere in sicurezza molte opere conservate nel museo.  

Tra queste c’è anche la Gioconda di Leonardo Da Vinci, esposta nella Salle des Etat.

Secondo le parole della presidente Des Cars, l’opera meriterebbe una collocazione diversa. La sala in cui è attualmente collocata è la più grande del museo, ma risulta strutturalmente inadatta ad ospitare i numerosi turisti (circa 8 milioni) che ogni anno si recano ad ammirare il capolavoro del pittore italiano. 

Nel progetto è prevista la creazione di nuovi spazi nei sotterranei della Cour Carrée, in cui sarà ricavata la sala che ospiterà la Gioconda, e un biglietto d’ingresso riservato all’opera, volto a gestire l’afflusso di visitatori.

In merito alla questione non si è fatta attendere la risposta dell’Italia. L’assessora alla Cultura della regione Lombardia, Francesca Caruso, ha tempestivamente offerto soccorso al museo francese dichiarando di poter ospitare (temporaneamente) la Gioconda. La proposta è quella di esporla nella Pinacoteca di Brera.

Secondo l’assessora Francesca Caruso, il ritorno della Gioconda in Italia “avrebbe un significato ancor più forte se proiettata in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026” e offrirebbe al grande pubblico l’opportunità di ammirare uno dei più grandi capolavori italiani. 

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