Dopo le dichiarazioni del presidente dell’intergruppo parlamentare sul fenomeno del consumo di droghe negli adolescenti Ismaele La Vardera, che ieri ha tenuto un intervento pasionario in aula chiedendo le dimissioni dell’ex presidente Micciché – nel pomeriggio ascoltato in Procura – rilanciando la proposta di effettuare il test antidroga e manifestando tutta la propria rabbia per l’accaduto, anche il Movimento 5 Stelle prende posizione sulla vicenda.
Durante i lavori d’aula, la pentastellata Martina Ardizzone – la più giovane deputata della legislatura – ha espresso tutta la propria indignazione:
“La sera della finanziaria all’ARS e l’auto per la cocaina. Questo è il titolo di un articolo che è uscito stamattina sulla stampa che non vi nascondo mi ha molto vergognata” – spiega Ardizzone – “Sarà la mia giovane età, sarà che sono l’ultima arrivata ma il pensare che mentre qui c’era chi espletava il proprio dovere, rappresentando i cittadini che ci hanno eletti, c’era chi pensava e aveva interesse a reperire droga, e a me questa cosa mi ha parecchio sconcertata e offesa. Se a tutto c’è un limite – continua la pentastellata – penso che oggi questo limite lo abbiamo superato e abbiamo tutto il dovere di rompere questo silenzio e impedire che queste cose accadono nuovamente, impedire che si continui a denigrare l’integrità dell’ARS. Fuori da questo palazzo i siciliani stanno letteralmente provando ribrezzo nei confronti di una politica che già a stento riesce a dare risposte per quelle che sono le problematiche serie, e che oggi adesso diventa pure sporca, corrotta, e dimostra di non essere un modello esemplare per il proprio popolo. È necessario – conclude – prendere al più presto provvedimenti, è necessario ridare dignità ad una politica ormai, per certi aspetti, indegna”.
All’intervento dell’on Ardizzone, è seguito il comunicato stampa del Movimento 5 Stelle focalizzato, perlopiù, sul privilegio delle auto blu.
“Si può fare politica senza auto blu. In Sicilia lo facciamo e continueremo a farlo perché siamo convinti che si debbano onorare le istituzioni con le proprie condotte morali e pubbliche. Non vogliamo puntare il dito contro chi, avendone facoltà, utilizza i mezzi di servizio, ma vogliamo dare il nostro contributo per regolamentarne l’uso in maniera più precisa”.
A dichiararlo sono il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Nuccio Di Paola e il presidente della Commissione UE Luigi Sunseri che, in merito ai recenti fatti di cronaca, rilanciano la necessità di rivedere i meccanismi con i quali l’ARS consente l’uso di alcuni mezzi di servizio. Come è noto, i deputati regionali del Movimento 5 Stelle non hanno mai utilizzato i mezzi di servizio che, in questa XVIII legislatura, spetterebbero sia al Vice Presidente Nuccio Di Paola che al presidente della Commissione UE Luigi Sunseri.
“La vicenda dell’auto blu al centro delle cronache di questi giorni – spiegano – pone l’accento sul possibile uso improprio dei mezzi di servizio, oltre che sulla mai sopita questione morale della politica. Vogliamo lavorare ad un regolamento più stringente rispetto a quello aggiornato nella scorsa legislatura, che elimini possibili zone d’ombra. Viviamo un periodo di forte allontanamento dei cittadini dalla politica e questi fatti non fanno altro che acuire sempre più questo disinteresse. Lavoriamo insieme per far recuperare credibilità alle istituzioni dando l’esempio” – concludono i deputati.