La Colombia a Venezia per “Homo Faber 2024 – il viaggio della vita” con gli artisti colombiani Alexandra Agudelo, Dayra Benavides, Gilberto e Oscar Granja

Settembre 2024 segna un momento storico per l’artigianato colombiano, che farà il suo debutto alla terza edizione della Biennale Homo Faber, ospitata sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Per la prima volta, la Colombia sarà presente in questa prestigiosa manifestazione, portando con sé la ricchezza del suo talento artigianale.

Homo Faber è un progetto culturale di eccellenza, sviluppato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Crafts. Questo movimento è dedicato all’artigianato creativo e mira a promuovere la maestria artigianale attraverso programmi educativi rivolti alle nuove generazioni, celebrazioni internazionali biennali delle arti e dei mestieri e una guida online. La mostra di quest’anno si ispira ai dieci temi che compongono Il viaggio della vita, un percorso simbolico che esplora le tappe fondamentali dell’esistenza umana.

La partecipazione colombiana alla Biennale vede protagonisti tre rinomati laboratori artigianali, i cui lavori saranno esposti accanto a quelli di artigiani provenienti da tutto il mondo. Le opere di Alexandra Agudelo, esperta orafa, di Dayra Benavides, specializzata in maschere e tradizioni carnevalesche, e dei fratelli Gilberto e Oscar Granja, maestri delle vernici di Pasto, saranno tra le creazioni esposte. Questi artisti rappresentano, attraverso le loro opere, i passaggi più preziosi della vita: dall’infanzia ai viaggi, dai sogni e storie d’amore fino alla morte.

Dal 2022, questi laboratori colombiani fanno parte della guida digitale del movimento Homo Faber, che attualmente raccoglie più di 2.600 artigiani da Europa, Asia, America Latina e Africa. Questi artisti hanno partecipato al tema centrale della mostra di quest’anno, Il viaggio della vita, curato dal regista Luca Guadagnino e dall’architetto Nicoló Rosmarini. L’evento sarà caratterizzato da scenografie straordinarie, creazioni uniche fatte a mano e dimostrazioni dal vivo degli artigiani, offrendo ai visitatori un’esperienza sensoriale unica.

La presenza della Colombia a Homo Faber 2024 non solo mette in luce l’abilità e la creatività dei suoi artigiani, ma rafforza anche il dialogo culturale tra i continenti, celebrando la diversità e la bellezza dell’artigianato globale.

GLI ARTIGIANI COLOMBIANI SELEZIONATI

Alexandra Agudelo

Alexandra Agudelo ha esplorato il processo creativo attraverso gli studi di argenteria presso la Escuela de Artes y Oficios Santo Domingo. Il suo lavoro si caratterizza per un’estetica dell’imperfezione, ottenuta tramite tecniche come martellatura, piegatura e forgiatura, che le permettono di reinterpretare l’iconografia precolombiana, i manufatti rituali e gli oggetti tradizionali. Ispirata da una vasta gamma di oggetti, dalla scena domestica colombiana all’arte moderna, i suoi pezzi in argento rappresentano un’espressione significativa dell’arte colombiana contemporanea, esposti in prestigiose gallerie e musei a livello nazionale e internazionale.

“Cinerario”: argento 999, battuto, cesellato e reticolato. Selezionato come uno dei 10 pezzi più rappresentativi del “Viaggio della vita” per la Biennale Homo Faber 2024. © Juan K Gamboa 

Dayra Benavides

Attraverso disegni colorati e creativi, composti da abiti e maschere ispirati alla magia dell’arte popolare, Dayra Benavides ha riportato alla luce il misticismo e il ruolo delle donne nel Carnevale dei Negros y Blancos di Pasto. Artista visiva laureata all’Università di Pasto e cresciuta in una famiglia di artigiani appassionati di danza e carnevale, Dayra omaggia l’artigianato locale e l’immaginario collettivo della sua comunità. Con i suoi personaggi mitici realizzati in colados, vernice di Pasto e altre tecniche miste, Dayra è diventata un punto di riferimento a Nariño, diffondendo l’universo del Carnevale tra le giovani generazioni e in numerosi eventi culturali e pubblicazioni, sia nazionali che internazionali.

“La Guaneña” – tecniche miste: cartapesta, mop-mop, vernice per erba, paglia di toquilla, lana e foglie. © Manuel Vallejo

Gilberto e Oscar Granja

Gilberto e suo figlio Óscar Granja, noti come “Los Granja”, sono attualmente tra i maggiori esponenti del “Barniz de Pasto”, una tradizione artigianale unica della regione di Nariño e Putumayo. Questa tecnica prevede la decorazione di pezzi in legno, sia utilitari che ornamentali, utilizzando una resina vegetale estratta dall’albero della mopa-mopa. La verniciatura a base di questa specie endemica della Colombia meridionale conferisce a quest’arte di origine preispanica un carattere unico al mondo, tanto da essere stata dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2020.

Gilberto ha sviluppato questo mestiere, che suo figlio Óscar, architetto e grafico, pratica da sessant’anni. Óscar ha preso l’iniziativa di garantire la trasmissione di questo sapere alle nuove generazioni, riflettendo attraverso le sue opere, con delicati intagli, il paesaggio vulcanico sud-andino della Colombia e le geometrie cosmogoniche delle culture ancestrali di questi territori.

Centrotavola in legno realizzato al tornio e decorato con fogliame con la tecnica della vernice di Pasto.
© Oscar Granja P.

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