Nel conflitto tra Pakistan e India per la regione del Kashmir: 575 le vittime nel 2021 e più di 25 dall’inizio dell’anno
Continua imperterrito il progetto lanciato a Roma nel 2017 “in cammino con Gustamundo” da Pasquale Compagnone e che ha come obiettivo offrire opportunità di sviluppo professionale e lavorative a persone che vivono in condizioni di fragilità e a rischio emarginazione ma anche quello di ricongiungere nuclei familiari di profughi e persone arrivate in Italia a causa di guerre e miseria.
Dopo il recente arrivo di Edriss e Sayeeda, fratello e sorella di Parwana la cuoca afghana del ristorante multietnico Gustamundo, anche Ilyas ha potuto riabbracciare i suoi figli dopo più di 9 anni. Sono arrivati dalla regione del Kashmir, all’aeroporto di Fiumicino, due dei 5figli, Babar e Yaz. Ilyas è lo storico cuoco di Gustamundo.
Le notizie sulla guerra in Ucraina sono una costante della comunicazione quotidiana ma nel mondo sono in corso diversi conflitti che generano molteplici conseguenze anche nel nostro Paese. Nel Kashmir, ancora oggi la pace resta un sogno. E tra i dipendenti storici di Gustamundo vi è appunto Ilyas che ha lasciato il Kashmir per sostenere a distanza la sua famiglia. È iniziata circa 4 anni fa la procedura attivata da Pasquale Compagnoneper far arrivare in Italia i figli di Ilyas; burocrazia e lungaggini amministrative hanno tardato un incontro che da tempo si attendeva.
La storia di Ilyas è parte del progetto Contemporary Migration in Context di Marco Martiniello, direttore del Centro Studi su Etnia e Migrazione dell’Università di Liège e direttore della Ricerca presso il Fondo Nazionale Belga per la ricerca scientifica. Il progetto “Contemporary Migration in Context” è stato supportato da National Geografic Society, di seguito il link https://movingon.mapsimages.com/stories/ilyas
Ilyas gestiva a Kotli (Kashmir) un ristorante con sua moglie; era felice. Nel 2009, a seguito dell’escalation militaree dei continui bombardamenti, il ristorante è stato raso al suolo. La moglie di Ilyas muore. Ilyas per dare un’opportunità alla sua famiglia e ai suoi figli, parte per un lungo viaggio che lo farà arrivare a Roma. È qui che avviene l’incontro con l’uomo che è diventato il suo datore di lavoro, il suo più grande amico, la sua famiglia: Pasquale Compagnone. Ilyas oggi parla poco. È un uomo schivo, con il volto segnato dal dolore e dai traumi della guerra. Nella cucina di Gustamundo il suo tocco e la sua esperienza si vedono nel suo cavallo di battaglia: il Byriani, uno dei piatti più richiesti.
<<Non ci siamo mai arresi nonostante le diverse difficoltà e la piaga italiana della burocrazia>> – ha dichiarato Compagnone – <<il nostro lavoro, qui a Gustamundo, ci porta a dare attenzioni ad una persona alla volta, non ai grandi numeri, e togliere le persone dai luoghi di guerra per noi è una missione soprattutto quando si tratta di ricongiungere interi nuclei familiari. Dopo aver atteso a lungo il rilascio dei passaporti ai ragazzi, abbiamo avviato immediatamente una raccolta fondi per arrivare alla cifra necessaria per i biglietti aerei € 1340… ringrazio di cuore tutti i clienti del ristorante e i donatori per questo grande obiettivo, ancora una volta, raggiunto insieme>>.
Restano ancora nella regione del Kashmir l’unica figlia femmina di 17 anni e altri due figli, di 13 e 11 anni. Lo staff di Gustamundo, guidato da Pasquale Compagnone, attiverà a breve le diverse procedure per il trasferimento in Italia.