“Una poesia sociale. La gente è sempre più presa dal lavoro, dal successo, dai “doveri della vita”, talvolta formali o falsi, dimenticandosi della PROPRIA VITA, trascurando tutto ciò di bello e semplice che possa esistere. Queste persone saranno realmente felici?.
NOTTE E BUIO DELLA VITA
Luce tetra su tavole di cielo
Sopra fari che colorano di calore
I sentieri del quotidiano
Spenti dalla stanchezza di fine giornata
Palazzi addossati in un abbraccio di finestre
Abbattute dalla malinconia della vita
Tutto tace
In lontananza fragori di motori
Istanti di rumori
E poi di nuovo l’ascolto del silenzio
Un silenzio che porta pace
Che parla di tranquillità
A voi sconosciuta durante il giorno
Uomini macellati da impegni e doveri
Stretti in una vita svelta
Per il tam tam verso una realtà sfibrante
Snervata da gambe
E parole rigettate in discorsi infiniti
E movimenti a miliardi di volte
Lo squallore
E tutto ad un tratto l’azzurro del cielo si colora di grigio
Il giorno rappresenta l’inettitudine di alcuni uomini
Sbattuti in angoli di mestieri senza fantasia
E percezione di desiderio
Poi giunge la notte
L’altra faccia della vita
Quella felice
Dove cuori affaticati si stendono nella beatitudine
Di fili di letto su crepuscoli di immagini
Prive di dubbi strappati all’incertezza del domani
E poi la pioggia
Cade su marciapiedi di passi
E sul verde di colori naturali
Come se fosse purificazione
Uomini miei
Godete di questi attimi
A breve tornerà il giorno
Immergetevi nella speranza di una vita
Messa in scena dalla luce di una notte