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La boa dei 60 anni rappresenta un momento fatidico: una volta era considerato l’ingresso ufficiale nella fase della vecchiaia, oggi può essere l’inizio di una seconda giovinezza.
Il tema non può che stare particolarmente a cuore all’estensore di queste note, classe 1964 …
La vicenda di Oldrati, gruppo industriale con radici nel bresciano, operante in posizione di leadership nazionale e internazionale nella produzione di gomma, plastica e silicone può essere considerato di buon auspicio per noi sessantenni.
In data 7 giugno 2024 l’azienda ha celebrato appunto questo delicato compleanno, con un evento nel quale, varando il nuovo Brand dell’impresa, è stato messo l’accento sia sul brillante Passato del Gruppo sia sulla sua forte tensione verso il Futuro.
Oldrati Group si caratterizza da sempre per una fattiva presenza nel campo nell’Innovazione, che oggi declina secondo il paradigma della Sostenibilità, con grande dinamismo ed estremo equilibrio.
Fin dai primi Anni Settanta l’azienda, si è impegnata in progetti di rigenerazione e sostenibilità, che hanno portato a raggiungere importanti traguardi, tra i quali l’installazione di un’area fotovoltaica totale di 18000 metri quadrati, con una potenza di 4075 kWp.
Ma l’accelerazione più decisa in direzione della Sostenibilità ha avuto inizio nel 2017, quando il gruppo ha avviato un ampio processo di digitalizzazione e paperless, riducendo in modo significativo consumi e costi.
Nel 2023 è stato poi varato il primo Bilancio di Sostenibilità, con puntuale riferimento ai criteri ESG, realizzato applicando gli standard internazionali della GRI Global Reporting Initiative.
L’iniziativa ha costituito una importante tappa nel percorso dell’impresa verso la Sostenibilità, stando a sottolineare – ha dichiarato Giorgia Oldrati, CSR & DEI manager – “la dedizione dell’azienda alla ricerca di soluzioni sostenibili e innovative”.
Manuel Oldrati, CEO di Oldrati Group, ha detto: “Siamo stati probabilmente tra i primi in Italia nel nostro settore a redigere un bilancio di sostenibilità, con le sue tre sfere, gli ESG: il tema ambientale, sociale e la governance. Ecco, partendo dall’ultima che molto spesso viene meno menzionata ma in realtà riteniamo che sia probabilmente la più importante, perché solo attraverso la governance e le azioni possiamo pensare di raggiungere obiettivi di sostenibilità in termini sociali e ambientali”.
Un ulteriore e fondamentale passaggio, in questo processo di sviluppo dell’azienda, è stato costituito dal progetto di rigenerazione Ogreen, sul quale il gruppo punta con forza per ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti.
Ogreen rappresenta una innovazione tecnologica scaturente dal Know-How maturato dal gruppo nel tempo, che consente di produrre nuovi prodotti di alta qualità utilizzando gomma rigenerata.
Questo allo scopo di introdurre i principi dell’economia circolare nel mercato dei polimeri, diminuire il consumo di risorse vergini, ridurre gli sprechi e abbattere le emissioni di CO2, per arrivare in tempi brevi al 25% di prodotti ottenuti tramite rigenerazione.
La nuova tecnologia affonda le proprie radici nell’esperienza del gruppo, che già negli Anni Ottanta introduceva la gomma micronizzata nella mescola di gomma, metodologia che tuttavia presentava alcuni limiti riguardo alla qualità del prodotto finale.
Ogreen dal 2020 a oggi ha consentito di rigenerare 5434 tonnellate di materiale, evitando di immettere nell’atmosfera 1500 tonnellate di CO2 e rappresentando così una soluzione innovativa per articoli tecnici in gomma a basso impatto ambientale.
Questa tecnologia, ha affermato Silvana Fantoni, sales group director, “permette la produzione di articoli tecnici di qualità in gomma rigenerata, riducendo notevolmente l’impatto ambientale. La sua evoluzione ha permesso di estendere l’applicazione a nuovi materiali, come termoplastici e siliconi”.
Il progetto presenta importanti caratteristiche di scalabilità e si presta ad essere applicato in settori merceologici sempre più ampi e diversificati.
L’azienda, ad esempio, si occupa anche di realizzazioni tecnologicamente avanzate a supporto delle aziende automobilistiche coinvolte nel processo di sviluppo di una mobilità sostenibile.
Ebbene, nell’ambito automotive, alleggerire il peso di un veicolo sostituendo le componenti di metallo con componenti in polimeri, in applicazione del criterio del metal replacement, consente di ridurre notevolmente l’emissione di CO2.
In azienda, peraltro, la cura dell’innovazione è costantemente accompagnata da un atteggiamento laico e da un sano pragmatismo.
Secondo il Gruppo, ad esempio, dal punto di vista ambientale, il problema non è tanto plastica in sé, quanto la gestione che ne viene fatta.
Ha detto Manuel Oldrati: “Siamo convinti che tra 10 anni la gomma e la plastica verranno utilizzati sempre di più. C’è il tema della ‘plastica sì, plastica no’. In realtà di fatto il problema non è la plastica in sé ma è di educazione sul suo corretto utilizzo e di governance, per la canalizzazione degli scarti e dei rifiuti verso il riproduttore-rigeneratore. Ecco oggi siamo un po’ deboli sotto questo aspetto, ma il tema non è la plastica, non è un problema. Il problema è la gestione”.
Possiamo scommettere che, al traguardo dei 70 anni, su questo versante l’azienda avrà prodotto soluzioni all’avanguardia, alimentando così il proprio vantaggio competitivo e trovando nell’innovazione una sorta di elisir dell’Eterna Giovinezza.
Non esiste viatico migliore delle parole, di nuovo, del CEO del Gruppo: “Celebrando i 60 anni della nostra azienda, guardiamo con soddisfazione ai traguardi raggiunti e con determinazione alle sfide future. Nel futuro desideriamo migliorare le nostre competenze, la nostra organizzazione e il nostro posizionamento sul mercato. Siamo particolarmente entusiasti delle nostre pratiche sostenibili e delle innovazioni come Ogreen, che riflettono il nostro impegno per un futuro più verde. Queste iniziative rappresentano un significativo passo in avanti verso un futuro sempre più sostenibile”.