In Italia conosciamo i nostri evasori

Nell’Unione Europea circa 15 stati su 28 totali aggiornano la loro lista personale di “evasori fiscali”, assegnando loro una posizione in base alla cifra di denaro di cui sono debitori. Questo tipo di sistema viene attualmente adottato da ben 15 paesi dell’Unione Europea e 23 degli Stati Uniti, si aggiungono alla lista anche Australia, Messico e Nigeria. Agenzie delle Entrate e ministeri di tesoro ed economia, senza alcuni riferimenti alle normative sulla privacy pubblicano nell’enorme rete di internet tutti quei paesi in cui contribuenti e non,  compiono gesti di frode o ammanchi fiscali nei confronti del loro sistema economico-finanziario.

In Italia non godiamo di un vero e proprio sistema di aggiornamento e dati ben definiti riguardo gli evasori fiscali, ma possiamo avvalerci di alcune statistiche compiute dal personale della Guardia di Finanza che elencano, in percentuale, le regioni in cui questo fenomeno è diffuso.

Nell’italia meridionale, per quanto riguarda l’imposta denominata “imu”, la Calabria si trova in prima posizione seguita dalla Campania e dalla Sicilia, con numeri che vanno dal 36 al 46,2%, nell’Italia settentrionale invece si trova in testa alla “classifica” il Friuli Venezia Giulia, seguito dal Veneto e dalla Toscana. Spostandoci sulle statistiche riguardanti la “TASI”  in prima posizione troviamo sempre la Calabria con un tasso di evasione pari al 51%, in ultima posizione troviamo le Marche che sfiorano il 15%.

Altro dato importante per il sistema anti-evasione italiano giunge proprio dalle documentazioni pubblicate dagli uffici centrali dell’organo Agenzia delle Entrate e dal comando generale della Guardia di Finanza, dove si riassumono alcuni dei nomi di coloro che compiono movimenti bancari, come lo spostamento di conti o somme di denaro in banche che trovano le loro sedi principalmente in Svizzera, per un debito contributivo di circa 22,4 miliardi di Euro.

Ad oggi, anche il sistema Italiano trova giovamento nell’utilizzo di tale comportamento nei confronti degli evasori fiscali, tanto da dichiarare l’apertura di un varco che porterà alla pubblicazione delle liste contenenti nominativi, società e aziende di ogni genere che compiono tale frode nei confronti dello Stato Italiano e dei contribuenti onesti.

1 commento

  1. Magari….
    servirebbe chiarezza nella catena delle responsabilità : io dipendo da questo, io sono responsabile di quello …..
    Così faccio meglio mio compito e anche chi prende soldi per sola funzione di essere responsabile almeno si interessa della piramide a sua valle….

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