Il vero valore della Benedizione Urbi et Orbi impartita dal Romano Pontefice

Leggo di gente impressionata dall’impatto scenico di San Pietro completamente vuota con un Papa solo in mezzo al sagrato. Tutti attenti a condividere immagini di questo evento, come fosse una iniziativa storica di spettacolo e non già una immensa azione di grazia e preghiera.

Molti pochi però sanno, capiscono o almeno tentano di capire gli effetti morali e spirituali che un atto così importante porta con sé.

La Benedictio Urbi et Orbi rimette le pene collegate agli errori commessi da tutti quegli uomini che la ricevono a determinate condizioni, che sono distaccarsi totalmente dal male, confessione, Eucaristia, preghiera secondo le intenzioni del Romano Pontefice.

Ha ragione Papa Francesco ad affermare che “in mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita”.

Però, a tutti noi occorre ricordare che ad un Signore che ci interpella, dobbiamo poi anche rispondere con preghiere e opere, non con i post spettacolari.