Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato al 44° Forum dell’Olio e del Vino, organizzato dalla Fondazione Italiana Sommelier dell’olio e del vino, presso l’Hotel Cavalieri Waldorf Astoria di Roma. L’evento si è concluso con un intervento del Capo dello Stato, in cui ha evidenziato il ruolo chiave di questi settori nell’economia italiana e nella valorizzazione del Made in Italy a livello internazionale.
Mattarella ha sottolineato come la produzione di olio e vino rappresenti un’eccellenza italiana, frutto di un percorso che ha visto un costante miglioramento della qualità e della professionalità. Ha ricordato episodi cruciali della storia del settore, come la crisi del metanolo degli anni ’80, che portò a una presa di coscienza collettiva e a una riforma delle normative di tutela.
L’olio e il vino, ambasciatori del Made in Italy
Il Presidente ha evidenziato il valore economico del comparto: l’Italia è il secondo produttore mondiale di olio d’oliva, con un export che raggiunge i 3 miliardi di euro, mentre il settore vitivinicolo ha superato nel 2024 un valore di 14 miliardi di euro, con esportazioni per quasi 8 miliardi, in gran parte legate a denominazioni di qualità. Numeri che dimostrano il peso di queste filiere nel panorama economico nazionale e internazionale.
Inoltre, ha posto l’accento sul ruolo dell’agroalimentare come veicolo della cultura e dello stile di vita italiano nel mondo, al pari del design e della tecnologia.
Territorio, sostenibilità e innovazione
Mattarella ha poi ribadito l’importanza dell’agricoltura come motore di sviluppo per i territori, contrastando il fenomeno dell’abbandono delle aree rurali. Ha elogiato il contributo dei giovani imprenditori e delle cooperative nel garantire competitività e innovazione, elementi fondamentali per affrontare le sfide del futuro.
Ha ricordato come la qualità non sia frutto del caso, ma di un impegno costante, di studio e determinazione, richiamando il concetto di “Dop economy”, che oggi rappresenta circa 20 miliardi di euro del fatturato agroalimentare italiano, con una significativa quota destinata all’export.
Un settore strategico per l’integrazione europea
Il Presidente ha ribadito il ruolo dell’Unione Europea nello sviluppo del settore agricolo, richiamando i principi fondamentali del Trattato di Roma del 1957, che pongono l’accento sulla produttività, il reddito equo per gli agricoltori, la stabilizzazione dei mercati e la sicurezza degli approvvigionamenti.
L’Italia si distingue come il primo Paese UE per numero di prodotti agroalimentari riconosciuti e tutelati, con 856 denominazioni protette. Un risultato che riflette il valore delle filiere produttive italiane, in cui operano oltre 330.000 lavoratori nella filiera del vino e 110.000 in quella dell’olio.
Tutela, biodiversità e sfide future
Mattarella ha poi reso omaggio a figure storiche che hanno contribuito alla crescita del settore, come il senatore Paolo Desana, promotore della prima legge sulla tutela delle denominazioni vinicole nel 1963. Ha anche sottolineato il legame tra agricoltura e biodiversità, richiamando l’articolo 9 della Costituzione italiana.
Ha affrontato le sfide attuali, come il cambiamento climatico e la Xylella, ribadendo il ruolo chiave dell’innovazione. Ha avvertito sui rischi di un protezionismo eccessivo nei mercati internazionali, che potrebbe danneggiare settori strategici come quello vinicolo e oleario.
Il rischio dei dazi e la minaccia all’export
Il Presidente ha espresso preoccupazione per le misure protezionistiche e i possibili dazi che potrebbero penalizzare il settore agroalimentare italiano. Ha sottolineato come restrizioni commerciali e chiusure dei mercati rischino di danneggiare l’export, favorendo fenomeni come l’“italian sounding”, che compromette la competitività dei prodotti autentici. Ha ricordato che la storia ha dimostrato come il commercio e l’interdipendenza economica siano elementi chiave per la pace e la stabilità internazionale, mentre le guerre commerciali possono portare a tensioni più gravi.
Un messaggio di fiducia e sostegno
Concludendo, il Presidente ha rivolto un messaggio di fiducia agli operatori del settore, riconoscendo il loro ruolo centrale nella valorizzazione dell’Italia nel mondo. Ha sottolineato che le istituzioni devono essere al loro fianco per sostenere la crescita e la competitività.
“Grazie per quello che avete fatto e fate per qualificare la presenza italiana nel mondo”, ha affermato Mattarella, ribadendo il valore del loro impegno per il futuro del Paese.