Uno dei vocaboli più belli nel nostro dizionario è “libertà”.
Cosa c’è di più bello dell’inizio di un viaggio alla scoperta di una nuova città, dell’ebbrezza di dormire in una tenda in riva al mare e svegliarsi con il rumore delle onde La sensazione di euforia che provoca il licenziarsi da un lavoro pesante e di nessuna utilità, che continui a tenerti stretto solo per poter progettare e assumere altri impegni che, senza accorgertene, stanno costruendo, giorno dopo giorno, le sbarre della tua gabbia dorata.
Cosa c’è di più bello di far girare la chiave nel quadro della moto e osservare la lancetta dei giri motore fare il primo salto su se stessa, andando da sinistra a destra e viceversa e tu, con lo zainetto sulle spalle, sei già pronto a saltare in sella assaporando i paesaggi che da lì a poco ammirerai.
Cosa c’è di più bello di un tuffo in mare aperto, di correre in un prato, di scendere giù da una montagna innevata con al piede un paio di sci, di fare l’amore con la donna che ami. Di leggere un libro al tramonto, di avere a disposizione solamente quattro cose relegate in uno zaino e farsele bastare per due settimane. Cosa c’è di più bello del momento in cui il tuo aereo atterra e tu, di sobbalzo, ti svegli. In quell’attimo realizzi che il tuo viaggio è appena incominciato.
Cosa c’è di più bello di suonare una chitarra in un prato con gli amici a farti da pubblico, del poter scegliere sia i tuoi piaceri che i tuoi dolori. Di amare, a volte anche sapendo di non essere ricambiati, continuando a correre sapendo di andare a schiantarti contro un muro solo per provare quella sensazione chiamata Libertà.
La libertà è pura poesia, è il ricongiungersi con i bisogni primordiali che da sempre la natura ci ha donato, è un soffio di vento in estate, è un bicchiere di vin brulé in montagna, quando ti tremano le mani e hai la faccia congelata.
È la gioia di riscoprirsi bambini anche se in testa noti le prime sfumature grigie a colorare i capelli, è adrenalina, è felicità ma, soprattutto, è vita.