Mi capita spesso di dialogare con le persone a me vicine o meno, delle loro relazioni amorose.
Il più delle volte, come è normale che sia, l’argomento si concentra sulla difficoltà di capirsi l’un l’altro, sulla confusione generata dai sentimenti incessanti, ribelli e imprevedibili proprio come dei cavalli imbizzarriti, che tutti noi proviamo, senza poterli controllare.
Relazioni, unioni, famiglia, responsabilità. Nonostante tutto restano gli argomenti centrali per la quasi totalità delle persone. Crescendo e vivendo quotidianamente questa vita, la possibilità di far combaciare le priorità con la voglia che ognuno di noi ha di concentrarsi sui sentimenti è di difficile realizzazione. Ed ecco che senza accorgercene finiamo per dedicare pochissimo tempo alle attenzioni che il nostro partner desidera da noi.
Il più delle volte la monotonia e le preoccupazioni la fanno da padrone, ma è proprio in questo momento che bisogna essere decisi, duri e soprattutto volenterosi.
Se lo vogliamo, mantenere accesa quella scintilla che brucia e crea il fuoco delle nostre relazioni è possibile.
Basterebbe tornare a casa e rivolgere semplici domande interessate al nostro partner, sulle sue sensazioni e frustrazioni alla fine della giornata.
Basterebbe preoccuparsi di lavare quei piatti sporchi che spesso fingiamo di non vedere, avvicinarsi per concedersi ad un bacio che vuol significare il tutto in una quotidianità sterile e simile a milioni di persone.
Amare il proprio compagno/a è forse il senso più profondo degli sforzi che quotidianamente compiamo per portare avanti questa vita.
Preoccupiamoci più spesso della persona che amiamo e non diamole mai per scontata. Sono sicuro, anche se non voglio crederci come tutti voi, che è più facile a farsi che a dirsi.